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Ddl Zan, il leghista Roberto Calderoli: "Ecco come ho battuto il Pd". Il sospetto sul "suicidio politico" della sinistra

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"Devo dire che ci ho proprio goduto": Roberto Calderoli, vicepresidente leghista del Senato, parla dello stop al ddl Zan. E' stato proprio lui, in realtà, a promuovere la "tagliola" sul disegno di legge, poi approvata con il voto segreto dall'Aula. E così il testo tanto caro al Pd è tornato in Commissione. Calderoli, in effetti, è noto per la sua smisurata conoscenza dei regolamenti parlamentari. Ed è questo ciò che spesso gli consente di avere la meglio sugli avversari. 

 

 

 

Intervistato dal Corriere della Sera, Calderoli ha detto: "Mi è venuto naturale, quando ho visto che sulle questioni pregiudiziali e sulle richieste di sospensiva il centrodestra era già andato molto vicino alla vittoria, ho pensato che con il voto segreto avremmo portato dalla nostra qualcun altro. E così è stato". Riferendosi agli avversari, Pd e 5Stelle, invece, ha spiegato: "Loro avrebbero dovuto aspettarselo. E invece hanno fatto come quello che si aspetta di avere il paracadute e invece ha preso uno zaino, pieno di lattine di carne in scatola. Perché si può anche andare sotto di uno o due voti... Ma qui sono stati 23".

 

 

 

Il leghista, poi, ha smentito la notizia per cui sarà possibile riparlare di questa legge solo tra 6 mesi: "Ma va là... Io non riesco a capire una tale ignoranza dei regolamenti. Non si può ridiscutere se la si ripresenta uguale. Ma se si parte da una base diversa, si può eccome. E infatti Salvini ha proposto di ripartire dal suo testo".

 

 

 

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