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Lamberto Dini, la corsa al Quirinale secondo l'ex premier: "Sono tre i nomi in corsa con Draghi anche Cartabia e Casini"

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Lamberto Dini, ex presidente del Consiglio ed ex direttore generale della Banca d'Italia, dice la sua sulla corsa al Quirinale. In una intervista alla Stampa analizza l'attuale situazione politica e fa i nomi dei possibili candidati al Colle. "È un tale onore diventare presidente della Repubblica che, davanti ad un forte consenso, nessuno può defilarsi o rifiutare. E questo, io credo, sia il sentimento di Mario Draghi. Che conosco molto bene. Siamo stati legati assieme in tante vicende. Fra le numerose personalità che possono aspirare a diventare presidente della Repubblica, il più quotato, quello che sulla carta può avere più voti, è sicuramente Mario Draghi. E le dirò di più. Se lui emerge subito, a quel punto i giochi sono chiusi", chiosa Dini.

 

 

Dini però spiega anche il motivo perché Draghi potrebbe restare a Palazzo Chigi: "Se cambiamo visuale e ci mettiamo da quella degli italiani le dico che per la sua autorevolezza la cosa migliore sarebbe che il presidente del Consiglio restasse sino alla fine della legislatura. Le elezioni a breve non sono nell'interesse del Paese. L'economia sta migliorando, l'occupazione riprende, si riattivano i consumi, i negozi sono pieni. Tutto questo non va a vantaggio della destra. Ecco perché l'onorevole Meloni chiede elezioni a breve. La presidenza della Repubblica esercita una funzione di garanzia dell'unità nazionale e di rispetto della Costituzione e normalmente non interferisce nell'attività del governo. Nel caso di Draghi, si eserciterebbe un'azione di stimolo e di indirizzo a sostegno della politica da lui portata avanti sino ad oggi", precisa Lambertow.

 

 

 

Dini disegna il profilo giusto per il Quirinale: "Credo che sia destinata a prevalere una personalità di centro che ha abbia avuto un'esperienza istituzionale. Draghi, Cartabia e Casini che è stato presidente della Camera, è politico di lungo di corso, una personalità che non divide". Ma se Draghi sale al Quirinale, per evitare elezioni anticipate, servirà un nuovo presidente del Consiglio: "Ce ne sono diversi. Sul versante centrosinistra, un ex presidente del Consiglio come Paolo Gentiloni, vanta un'importante esperienza politica e di governo, è un moderato e potrebbe essere una figura accettata da tutti. Il ministro dell'Economia Franco avrebbe il vantaggio di essere molto vicino al presidente uscente, anche se non ha i galloni politici che potrebbero avere altri candidati. Io al Quirinale? Ho superato l'età! Anche se vedo altri che hanno quasi i miei anni che invece si sentono ispirati dal pensiero di diventare presidenti", conclude Dini.

 

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