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Paola Severino in corsa per il Quirinale: "Chi la conosce dice che...", l'ultima pista

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Un nuovo nome spunta adesso nella trama intricata della corsa al Quirinale: si tratta di Paola Severino, ministra della Giustizia nel governo Monti. "Chi la conosce sostiene che le piacerebbe vedere al posto di Sergio Mattarella la Guardasigilli Marta Cartabia - scrive il Corriere della Sera -. E che ritiene il premier Mario Draghi la persona che meriterebbe di andare al Quirinale, perché non dev’essere una colpa il fatto di essere bravi".

 

 

 

Alla sua candidatura, a quanto pare, non ci pensa. Avrebbe detto, però, che se non passerà Draghi dalle prime votazioni "si rischia un putiferio". A parte la parentesi nel governo Monti, la Severino in realtà è sempre rimasta distante dalla politica, preferendo tornare alla professione di avvocato e all’insegnamento. Qualche giorno fa, inoltre, Draghi l’ha nominata presidente della Scuola nazionale d’amministrazione. Si tratta della fucina della dirigenza pubblica che sforna premier e presidenti.

 

 

 

Adesso il suo nome sarebbe saltato fuori come ipotesi di scuola "se bisogna andare su una donna". La Severino è comunque lontana dai partiti, pur avendo ottimi rapporti col segretario del Pd, Enrico Letta. Ma solo per ragioni universitarie. Infatti quando il dem dirigeva SciencePo a Parigi, le ha chiesto di aprire un canale con la Luiss - di cui lei è vicepresidente -, creando tra i due atenei dei "Dialoghi italofrancesi". Chi l’ha sondata, inoltre, si sarebbe sentito rispondere che "nessuno può considerarsi candidato senza compiere un atto di arroganza. Il potere assoluto è del Parlamento". Su di lei, comunque, pesa quella "legge Severino" per effetto della quale nel novembre del 2013 Berlusconi fu fatto decadere da senatore. "Mezzo Parlamento non la voterebbe per la sua legge...", avrebbe detto un insider.

 

 

 

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