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Silvio Berlusconi al Quirinale? Antonio Martino-choc: "Sette anni di funerali", come andrebbe a finire

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Antonio Martino, ex ministro degli Esteri e della Difesa dei governi Berlusconi, dice la sua sulla corsa al Colle. "Presidenza della Repubblica? Fossi in Silvio mi concentrerei su altro. Gli ho accennato la questione del Quirinale, di cui mi ha riferito un amico. Silvio non mi ha detto che punta alla carica di Capo dello Stato. Ma, onestamente, neppure il contrario. Possiede tante belle abitazioni, non riesce neppure a viverle tutte. Immobili non inferiori come valore al Quirinale. Ma cosa ci va a fare? Eppure quel mio amico mi ha detto che ci tiene", afferma in una intervista a Repubblica.

 

 

"Con la vita che ha fatto Berlusconi, e che ancora può fare, perché dovrebbe appassionarsi per un mestiere che consiste in baciare bambini, tagliare nastri e andare ai funerali? Rivalsa politica? Sì, e ne avrebbe anche ragione. In ogni caso, oggi è molto più apprezzato che in passato: a sinistra hanno capito che hanno sbagliato a fargli la guerra personale, anche attraverso la magistratura. Hanno capito che Berlusconi può essere antipatico o meno ma le sue caratteristiche ne fanno un uomo senza eguali. Ha quello che gli americani chiamano unicità di obiettivo. Quando si pone un traguardo si concentra finché non lo realizza, non è una dote da poco. In politica i problemi non arrivano in fila indiana, bisogna valutarli a uno a uno", spiega Martino.

 

"Un giorno Berlusconi mi disse: professore, se lei vale nove non deve farsi affiancare da un collaboratore che vale dieci, altrimenti le fa le scarpe. Gli risposi che i grandi leader sono stati spesso circondati da collaboratori che hanno fatto la loro fortuna. Volente o nolente, Berlusconi ha avuto la singolare incapacità di scegliere le persone giuste. Pensi ai presidenti delle Camere: Pivetti, Casini, Fini, non ne ha azzeccato uno. E al Senato l'unico formidabile è stato Pera". Infine un suo parere su chi possa essere il prossimo Capo dello Stato: "Non sono in grado di fare previsioni e non capisco chi si appassiona alla cosa. Ha ragione mia moglie: il funerale è molto meno doloroso che 7 anni al Colle. Io non mi occupo più di politica e quello che mi rimane della vita cerco di non farmelo rovinare da altro", conclude.

 

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