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Otto e mezzo, "Sentito Berlusconi?". Quirinale, il "bacio della morte": il nome di Montanari (e Travaglio)

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Se Rosy Bindi contava di avere qualche speranza per diventare presidente della Repubblica, forse a Otto e mezzo ha ricevuto il "bacio della morte". In collegamento con Lilli Gruber a Otto e mezzo c'è, tra gli altri, il professor Tomaso Montanari. Uno dei punti di riferimento della galassia "manettara" e di sinistra insieme a Marco Travaglio, con cui d'altronde collabora al Fatto quotidiano

 

 

 

 

Già fustigatore dei "fascismi" immaginari, con tanto di tesi che per molti flirtano addirittura con il negazionismo su, per esempio, le vittime delle foibe. Una sua sponsorizzazione politica, insomma, potrebbe rappresentare un boomerang per chi, nel campo progressista, dovrebbe per forza puntare su un appoggio bipartisan per ambire al Quirinale

 

 

 

 

Montanari la prende alla larga, criticando la manovra del premier Mario Draghi a cui i sindacati hanno opposto uno sciopero generale. "Una manovra di destra - critica lo storico dell'arte e saggista -, non interessano i poveri ma solo chi va al Quirinale". L'esempio? Le parole di Silvio Berlusconi sul Movimento 5 Stelle, insolitamente benevole: "Ha dato voce a disagio reale che merita rispetto - ha sottolineato il leader di Forza Italia ed ex premier -. Il voto al M5s, dal quale siamo lontanissimi, nasceva però da motivazioni tutt’altro che ignobili o irragionevoli". "Io - conclude Montanari - spero in una donna che dia voce agli esclusi, come Rosy Bindi". Buona fortuna a lei, ne avrà bisogno.

 

 

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