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Guido Crosetto travolge Ezio Mauro e Repubblica: "Le sembra giornalismo? Capisce quanto è grave"

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Nella giornata di oggi, lunedì 14 febbraio, fa rumore la lettera scritta da Tiziano Renzi al figlio, Matteo Renzi. Una lettera che risale al lontano 2017 e che è finita agli atti del processo Open, in cui il padre si spendeva in giudizi durissimi nei confronti di alcuni dei più stretti collaboratori del figlio.

 

 

Per intendersi - in quel rapporto i rapporti tra i due erano piuttosto tesi - babbo Renzi scriveva: "È dal tempo della provincia che non sono stato messo in condizione di fare un ragionamento completo con te. In questi anni ho avuto la netta percezione anzi la certezza di essere considerato un ostacolo e comunque un fastidio. Come sai gli unici colloqui erano conditi di rimproveri di sfiducie preventive. Non ti scrivo certo per lamentarmi, anzi oggi provo tenerezza per te che malgrado le tue capacità e i tuoi doni vivi la fine di un’epoca".

Dunque, quanto segue: "Marco Carrai coerentemente non si deve mai più far vedere da me. Uomo falso che mi dice che Del Fante suo amico non fa niente di niente e che mi dice che l’egiziano è pronto ad ascoltarlo e non solo non fa niente per post ma non mi difende contro un attacco oggettivamente non supportato da ragioni professionali. A fronte dell’ectoplasma e della banda bassotti (Bianchi Bonifazi Boschi) io sono stato quello che è passato per ladro prendendolo nel c....", concludeva picchiando durissimo anche contro Maria Elena Boschi.

 

 

Contro il deposito della lettera tra gli atti processuali, si apprende, si era schierata la difesa di Matteo Renzi, ma i giudici hanno ritenuto che fosse il caso di acquisirla. E ora quella lettera è stata pubblicata da tutti i siti di informazione. Ma tra chi storce il naso per la pubblicazione c'è Guido Crosetto. Già, perché Ezio Mauro, firma ed ex direttore di Repubblica, ha rilanciato su Twitter l'articolo in cui si dava conto della vicenda. E al cinguettio, Crosetto ha risposto in modo durissimo: "Le sembra giornalismo? Se non riesce a percepire la gravità della cosa per terzi, provi a pensare se non si trattasse di Renzi ma di lei. O di una persona a lei cara", conclude durissimo il "Gigante" di Fratelli d'Italia.

 

 

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