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Biglietti per la Russia, "Salvini fuori dal governo": tsunami anti-leghista nella maggioranza

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Il mancato viaggio a Mosca di Matteo Salvini e la conseguente polemica sui biglietti aerei che erano stati acquistati dall’ambasciata russa e poi rimborsati dalla Lega rischia di avere strascichi importanti dal punto di vista politico. Pd e M5s hanno subito caricato a testa bassa, chiedendo a Salvini chiarimenti sulle “gravi ambiguità” emerse da questa vicenda. Ancora più duro Elio Vito, che ormai solo in teoria è un alleato, dato che - pur facendo parte di Forza Italia - è sempre più uno dei primi critici nei confronti del centrodestra.

 

 

“L’ambasciata russa - ha scritto il deputato azzurro in un tweet - conferma di aver pagato i biglietti aerei per il viaggio di Salvini a Mosca, si tratta di un fatto gravissimo. Salvini dovrebbe dimettersi, è sempre più fonte di imbarazzo e preoccupazione per il suo partito, per gli alleati, per il centrodestra, per l’Italia”. Nonostante i tanti attacchi, il leader della Lega ha ribadito la bontà delle sue intenzioni: “Il viaggio è stato pagato dalla Lega, io non ho dei rubli e non posso fare il biglietto aereo pagando con quella moneta”.

 

 

“Ho lavorato e sto lavorando per la pace - ha dichiarato ai cronisti a margine del voto espresso a Milano per i referendum sulla giustizia - a testa alta e a nostre spese, economiche e politiche, e lo farò ancora ne prossimi giorni. Sono pronto a querelare chi fa insinuazioni strane su questioni economiche. Ne parleranno gli avvocati perché ci metto la faccia e il portafoglio”.

 

 

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