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Giorgia Meloni, Bisignani: l'incontro riservato con Mattarella e le accuse a Enrico Letta

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Il tiro contro Giorgia Meloni è iniziato da giorni. In particolare, dopo il voto delle amministrative che ha confermato l'ascesa verticale di Fratelli d'Italia, ecco che da sinistra sono partiti gli insulti, le denigrazioni, le accuse di fascismo e chi più ne ha più ne metta. Insomma, il solito paniere di accuse contro il nemico di turno: meglio il fango che i contenuti, per i compagni.

 

E su questa manovra e tutto quel che comporta, ecco piovere sul Tempo di oggi, domenica 19 giugno, un interessante retroscena di Luigi Bisignani, l'uomo che sussurra ai potenti, il quale dà conto del "piano di Enrico Letta per non votare mai", così come da titolo. Un piano che, in estrema sintesi, prevede di allungare la legislatura il più possibile, con l'obiettivo di avere Mario Draghi al timone dell'Italia ancora nel 2023. Il tutto sfruttando tempi tecnici, insediamento delle Camere e consultazioni. Insomma, secondo Bisignani il Pd cerca di prendere tempo e prova a farlo con la consueta manovra di palazzo.

 

Ma la leader di FdI, sempre secondo l'uomo che sussurra ai potenti, per certo non sta a guardare. Scrive infatti Bisignani: "Un piano, quello di Enrico Letta, denunciato da Giorgia Meloni, pare con grande vigore, in un recente incontro riservato con Sergio Mattarella al quale ha detto che l'attuale Parlamento non è più rappresentativo delle volontà dei cittadini espresse in più consultazioni elettorali. Il nostro capo dello Stato, con grande prudenza, ha ascoltato e si è fatto preparare delle note dai suoi uffici", spiega Bisignani. Poche righe, insomma, che danno però conto di un fatto della massima importanza: un incontro privato tra Meloni e Mattarella e le "note" fatte preparare da quest'ultimo. La battaglia è appena iniziata...

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