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Il sondaggio che scatena il terremoto: "M5s, crollo sotto il 10%. E Berlusconi..."

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Nessuno lo avrebbe detto. I Cinque Stelle si stanno sciogliendo come un gelato all'equatore. E in questa caldissima estate a fare una brutta fine sarà proprio il partito di Conte. Come riporta ilGiornale, la fuoriuscita di Di Maio e tutte le tensioni interne al Movimento hanno avuto una conseguenza immediata: il crollo totale nei sondaggi con una perdita record di ben 3 punti in 7 giorni. Adesso i 5 Stelle sono sotto il 10 per cento. Secondo un sondaggio realizzato da Tecnè, M5s ha perso tre punti percentuali rispetto a prima del divorzio con Di Maio, attestandosi sotto il 10%, al 9,3%.

 

 

E ritrovandosi così per la prima volta scavalcato da Forza Italia, accreditata del 9,9% delle intenzioni di voto. Dunque non solo i grillini sono ormai sotto il muro psicologico della doppia cifra, ma si son fatti sorpassare anche dagli azzurri che sono ormai in costante ripresa da parecchio tempo. Un segnale questo che c'è tanta voglia di centrodestra e anche di centro moderato. E a guidare la disfatta grillina come è sempre è lui, Giuseppi che con tutte le sue uscite anti-DRaghi e filo russe e la sua timidezza dopo l'addio di Di Maio sta sempre di più assomigliando a un leader che tentenna e non decide.

 

 

Del resto i suoi sottoposti in scala gerarchica nel partito hanno le idee ben più chiare come ad esempio Gianluca Ferrara che a Repubblica spiega: "Se si dovesse continuare a voler depauperare provvedimenti virtuosi come il superbonus, a minacciare il reddito di cittadinanza, a non seguirci pienamente sulla strada della diplomazia e perseguire invece quella delle armi, se non si vogliono realizzare misure indispensabili come il salario minimo, beh, allora dovremmo uscire al più presto". Ma a spingere il bottone dovrà essere Conte, il leader meno decisionista della storia repubblicana...

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