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Matteo Salvini, "riunione d'urgenza Lega": strappo con Draghi e crisi?

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La maggioranza ribolle e il governo di Mario Draghi non è mai sembrato tanto traballante come in queste ore. Matteo Salvini denuncia come nelle ore in cui la Lega lavora "per blindare l'equo compenso in Commissione Giustizia al Senato", da Pd e Movimento 5 Stelle "arriva una forzatura su cittadinanza facile e cannabis alla Camera". Per la Lega, "la sinistra che insiste su temi divisivi e che nulla c’entrano con le emergenze degli italiani si rende responsabile di un gravissimo attacco alla maggioranza e quindi al governo". Nel tardo pomeriggio di mercoledì 29 giugno il capogruppo del Carroccio alla Camera Riccardo Molinari ha convocato una riunione urgente dei deputati alla quale parteciperà anche il segretario Salvini, a conferma della gravità della situazione.  

 

 


La proposta di legge del Pd sullo Ius scholae prevede che chiunque possa fare richiesta per la cittadinanza, se è arrivato in Italia prima di aver compiuto 12 anni e se ha portato a termine un percorso scolastico di 5 anni. "Incredibile, vergognoso e irrispettoso per gli italiani - aveva tuonato già in mattinata Salvini, ex ministro degli Interni tornato a denunciare pesantemente la gestione degli sbarchi e dell'immigrazione in generale da parte del Viminale -. In un momento di crisi drammatica come questo, la sinistra mette in difficoltà maggioranza e governo insistendo su cittadinanza agli immigrati e cannabis anziché occuparsi di lavoro, tasse e stipendi".

 

 

 


Ma le tensioni con Palazzo Chigi arrivano anche dal fronte opposto, versante 5 Stelle. Il leader Giuseppe Conte aveva annunciato un punto stampa per la giornata per commentare l'intervista di Domenico De Masi al Fatto quotidiano, in cui si parlava di pressioni del premier Mario Draghi sul fondatore del Movimento, Beppe Grillo, per "rimuovere Conte" in quanto "inadeguato". "Trovo sinceramente grave che un premier tecnico che ha avuto da noi investitura, si intrometta nella vita di forze politiche che lo sostengono per altro", sono state le parole di Conte, che di fatto ha dato per buona la confessione del sociologo De Masi, bollata invece come "storielle" da un imbarazzatissimo Grillo. Tra i 5 Stelle, era un'indiscrezione lanciata da L'aria che tira su La7, avanza la tentazione dell'uscita dei ministri grillini dall'esecutivo e un "appoggio esterno". Un modo rischioso per tenere in vita la maggioranza, di fatto però preparandosi a sfilarsi nel momento più opportuno.

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