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Mario Draghi, tutto finito? Ecco quando si può tornare al voto subito, le due date da segnare

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La crisi di governo ormai ha una sola parola d'ordine: fine dei giochi. Il governo Draghi è tramontato e adesso il ritorno alle urne appare l'unica via per ridefinire gli equilibri politici. Ridare la parola agli elettori ormai è la strada più concreta per chiudere la crisi. Le due date da segnare sul calendario sono quelle del 2 ottobre e del 9 ottobre. In queste due date potrebbero aprirsi i seggi per rinnovare la Camera e il Senato. Dopo il discorso di Mario Draghi al Senato di fatto è crollato tutto. A spianare la strada a uno scenario possibile con il ritorno alle urne è stata la decisione del premier di porre la questione di fiducia sulla risoluzione Casini che di fatto prevedeva un voto solo sulle comunicazioni di Draghi.

 

 

Un gesto che ha messo fuori gioco la risoluzione voluta dal centrodestra di governo che prevedeva invece il proseguimento del governo con a capo Draghi ma con i 5 Stelle, i mandanti e gli esecutori di questa crisi, fuori. Il centrodestra di governo ha deciso di non votare la fiducia.

 

 

I Cinque Stelle invece hanno deciso di abbandonare l'Aula. In pochi minuti di fatto è tramontata l'ipotesi di mantenere lo status quo con Draghi al suo posto a palazzo Chigi. Ed è per questo motivo che l'unica scelta praticabile appare quella richiesta più volte a gran voce da Giorgia Meloni: il ritorno immediato al voto. E dunque, se questo scenario dovesse essere confermato, le urne si aprirebbero nella prima metà di ottobre. Salvo altri colpi di scena...

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