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Giulio Tremonti stronca Mario Draghi: "Ecco cosa penso di lui"

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Giulio Tremonti non usa mai giri di parole. Ai microfoni di La7 su Omnibus, spiega la sua opinione su questa crisi e di fatto mette nel mirino il premier dimissionario Mario Draghi. L'ex ministro del Tesoro analizza le mosse del premier in queste ultime settimane e ne dà un giudizio piuttosto duro. Tremonti infatti critica l'approccio alla crisi assunto dal presidente del Consiglio che a suo dire è apparso "molto discontinuo e non razionale". In realtà non è la prima volta che Tremonti punta il dito contro Mario Draghi.

 

 

 

L'ex titolare del Tesoro nel governo Berlusconi, in una recente intervista a Libero, aveva anche ridiscusso il famoso "whatever we takes" pronunciato da Draghi per salvare la moneta unica in un momento delicatissimo per l'Euro: "La leggenda del whatever it takes di Draghi è basata sulla decennale violazione di due regole fondamentali dell'Europa. Giuste o sbagliate che siano, sono regole. La prima è che l'inflazione è un plafond, non si deve superare il 2%; invece si è trasformato in un obiettivo da raggiungere e ci sono riusciti, siamo all'8%. La seconda regola violata è che la Bce non può finanziare i governi. Tale regola è stata aggirata per tanti anni con il quantative easing attraverso le banche centrali: la procedura dei governi che emettevano titoli, le banche private li compravano per posizionarli in Bce. Molti erano e sono titoli tossici. Il risultato è stato ed è che la massa della ricchezza finanziaria si è staccata dalla realtà diventando un'entità più astronomica che economica. I conti non si fanno più in billion -c ome era ancora 10 anni fama in trillion. Da whatever it takes siamo infine arrivata a whatever mistakes...". Insomma un giudizio duro che è stato confermato anche oggi.

 

 

 

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