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Forza Italia, "Berlusconi addio". Lascia un'altra big: slavina dentro al partito

 Silvio Berlusconi

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Continua la slavina dentro Forza Italia: dopo la caduta del governo Draghi esce dal partito anche Annalisa Baroni, deputata azzurra contraria alla linea imposta da Silvio Berlusconi. In una nota molto polemica, la parlamentare si schiera apertamente al fianco di Mariastella Gelmini, la ministra che insieme al collega Renato Brunetta ha abbandonato per prima il Cav, poche ore dopo il terremoto della crisi.

"La posizione politica assunta dal partito in piena crisi di governo è stata sconcertante. Mai mi sarei aspettata che Forza Italia scippasse a Conte e ai 5 Stelle la responsabilità di far cadere l'esecutivo guidato da Draghi, condannando il Paese all'instabilità e mettendo a rischio importanti provvedimenti a favore di famiglie e ceti produttivi", dichiara. "Non mi riconosco più in questa Forza Italia, che ormai da tempo insegue Salvini e il suo populismo. Stupore e delusione arrivano anche dai territori, dagli amministratori locali e dai tanti imprenditori della mia provincia, Mantova, che ho avuto modo di sentire in questi giorni", prosegue Baroni. "Ha ragione Mariastella Gelmini quando dice che in Forza Italia non c'è più spazio per i moderati. Da oggi non faccio più parte di Forza Italia e lascio ogni carica all'interno del partito", conclude.

Il terremoto azzurro ha coinvolti altri nomi pesanti. Il senatore Andrea Cangini è passato con Carlo Calenda in Azione, Laura Stabile è in predicato di dire addio dopo aver votato la fiducia al governo contro-linea. L'altra ministra Mara Carfagna è data da molti retroscena in uscita, ma ancora non si è sbilanciata. Ha sbattuto invece la porta il deputato Roberto Caon, e con lui sono in fuga Giuseppina Versace, Claudia Porchietto, Carlo Giacometto e Roberto Novelli (tutti "gelminiani") e i campani Paolo Russo, Luigi Casciello, Marzia Ferraioli e Antonio Pentangelo, appesi all'eventuale fuoriuscita della Carfagna.


 

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