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Calenda-Letta, trovato l'accordo: "Collegi blindati", ecco cosa prevede

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Alla fine l’accordo è stato trovato. Non era scontato, soprattutto per il clima che si era creato alla vigilia del faccia a faccia tra Enrico Letta e Carlo Calenda, che invece si è rivelato risolutivo per stringere un’alleanza. Addirittura nelle ore precedenti all’incontro era circolata l’ipotesi di una rottura tra Azione e +Europa, con quest’ultima che spingeva per l’accordo con il Pd: rottura che avrebbe rappresentato un problema per Calenda, che senza +Europa avrebbe dovuto raccogliere le firme per partecipare alle elezioni del 25 settembre.

Alla fine, però, l’intesa è stata trovata tra tutte le parti in causa: l’incontro è avvenuto alla Camera tra la delegazione dem composta dal segretario Letta, dalle capigruppo Simona Malpezzi e Debora Serracchiani e dal coordinatore della segreteria Marco Meloni e la federazione +Europa-Azione, rappresentata da Calenda, Matteo Richetti, Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi. Stando a quanto appreso dall’agenzia Dire da fonti di partito, l’accordo siglato in questi minuti prevede 15 collegi “blindati” e sicuri ad Azione e +Europa.

Inoltre il patto prevede la rinuncia ai big e ai candidati divisivi nell’uninominale. “Le parti - riporta l’agenzia Dire - si impegnano a non candidare personalità che possano risultare divisive per i rispettivi elettorati nei collegi uninominali, per aumentare le possibilità di vittoria dell'alleanza. Conseguentemente, nei collegi uninominali non saranno candidati i leader delle forze politiche che costituiranno l'alleanza, gli ex parlamentari del M5S (usciti nell'ultima legislatura), gli ex parlamentari di Forza Italia (usciti nell'ultima legislatura)”.

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