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Carlo Calenda rompe? Gode il centrodestra: ecco cosa cambia

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Cosa succede adesso che Carlo Calenda ha rotto col Pd? La possibilità dei dem di conquistare qualche seggio uninominale in più sembra essere sfumata. Una simulazione di YouTrend di qualche giorno fa illustrava proprio questo scenario: il Pd senza Azione e Più Europa avrebbe perso 16 seggi negli uninominali, dando così la possibilità al centrodestra di portare a casa un bel bottino il prossimo 25 settembre. Ora, anche se Più Europa andrà avanti con l'alleanza, la situazione sembra essere comunque complicata per il Pd.

Se questa decisione del leader di Azione favorirà il centrodestra, come molti osservatori politici ritengono, allora non è escluso che la coalizione di Meloni, Salvini e Berlusconi riuscirà a godere di un margine di manovra più ampio in Parlamento. Cosa che permetterebbe al centrodestra di dare seguito a una delle proposte per loro più importanti, ovvero il presidenzialismo, l'elezione diretta del Presidente della Repubblica. 

La leader di Fratelli d'Italia, infatti, spinge da tempo proprio per favorire l'elezione diretta del capo dello Stato. Se prima, con l'accordo raggiunto tra Pd e Azione, questo progetto rischiava di sfumare per via della minore quantità di seggi a disposizione, adesso invece la partita sembra essere molto diversa. L'annuncio di Calenda, che ha parlato di "decisione sofferta", ha fatto innervosire non poco Letta, che su Twitter ha commentato: "Mi pare che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda. Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia".

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