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Carlo Calenda: "Dopo il voto maggioranza Ursula, chi sarà il premier"

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Carlo Calenda adesso vuota il sacco. E lo fa in un'intervista a LaStampa. Il leader di Azione, dopo lo strappo con il Pd, si prepara a siglare un accordo con Matteo Renzi: "Ci stiamo sentendo, stiamo discutendo. Ma, visto com’è andata con il Pd, finché non sono depositati i simboli non mi sbilancio". Poi però il racconto dell'intesa si fa più dettagliato: "Io spero che nasca, ci sono tutte le premesse per farlo, perché con Italia Viva siamo vicini dal punto di vista programmatico. Poi c’è da accordarsi su come organizzare la campagna elettorale, su chi parlerà per la coalizione, oltre ovviamente ai collegi. Stiamo lavorando, ma è pur sempre un incontro tra forze politiche che hanno fatto scelte diverse nel recente passato: loro sono stati al governo con il Movimento 5 stelle, noi no", aggiunge.

 

E in merito alla leadership "è una delle questioni che dobbiamo definire con chiarezza, ma la comunicheremo solo se e quando chiuderemo l’accordo. Potrebbe anche essere una figura terza, magari una donna". Ma è in questo fiume in piena di annunci di nuove alleanze che Calenda svela i suoi veri piani: vuole dare vita a una maggioranza Ursula per il nuovo governo, alleandosi dunque anche col Pd che ha tradito. "L'obiettivo finale è arrivare a una maggioranza Ursula, costruendo una coalizione larga che chieda a Mario Draghi di rimanere a palazzo Chigi".

 

Per Calenda l’esito delle elezioni non è affatto scontato. "Non c’è niente di scritto, proprio perché c’è un ampio mondo moderato che non vuole votare a destra o a sinistra e aspetta una proposta alternativa di buon senso. Meloni va battuta sul terreno del proporzionale, al Senato. Io mi candiderò lì. La mia sarà una battaglia strenua, peccato non possa farla con Letta". Infine una bordata per il segretario dem: "A un certo punto, non ho più capito con quale intesa ci saremmo presentati davanti agli elettori. Nell’ultima nostra riunione gli ho detto: ’Enrico stai facendo la cavolata della tua vita, la gente così non capirà, sembriamo Frankestein, io non posso starcì. Quindi, la scelta l’hanno fatta loro, come fu per l’alleanza con M5s". 

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