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Meloni-Salvini, "un vaccino contro di loro": l'orrore di Repubblica

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Non è passato inosservato il commento di Francesco Bei sulle colonne di Repubblica. Argomento principale il centrodestra, e in particolare Matteo Salvini e Giorgia Meloni, i “populisti” contro i quali sarebbe necessario un “vaccino”, secondo il quotidiano diretto da Maurizio Molinari. Parlando di Covid e vaccini, l’accusa rivolta a Fratelli d’Italia è di aver “continuato allegramente a scorrazzare nelle praterie del complottiamo, soffiando su tutte le paure e di fatto intralciando gli sforzi di Stato e Regioni”.

 

 

Di Salvini invece si mettono in risalto le “giravolte” durante la pandemia, con Forza Italia che sullo sfondo è rimasta sempre pro-scienza. “Cosa potrebbe accadere - si chiede Bei - in autunno se a Palazzo Chigi andasse un presidente del Consiglio di quello schieramento. Quale sarebbe la politica sanitaria contro il contagio? Ma, soprattutto, ci sarebbe? Quando a settembre l'Aifa autorizzerà i nuovi vaccini adattati alle varianti di Omicron, il governo di centrodestra procederà alla campagna vaccinale? Sono domande per ora senza risposta, ma la violenza della polemica che ha investito il microbiologo Andrea Crisanti, un professore di fama mondiale degradato a ‘esperto di zanzare’, la dice lunga sull'approccio antiscientifico delle forze più grandi della coalizione”.

 

 

“Aspettiamo fiduciosi l’iniezione che ci proteggerà dalle varianti di Omicron - è la chiosa di Bei - ma l’unico vaccino che non è stato ancora scoperto è quello contro la malattia del populismo. Per quella c’è solo la cabina elettorale”.

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