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Enrico Letta, la slavina in Sicilia: "I 5 Stelle corrono da soli"

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Un'altra slavina politica su Enrico Letta. "In Sicilia il Movimento 5 Stelle correrà da solo, per dare riscatto e dignità a tutta l’isola". Lo annuncia su Facebook il presidente del Movimento, Giuseppe Conte. Ecco servita la vendetta per la scelta del Pd di mollare l'alleanza con i 5 Stelle alle politiche come conseguenza della sfiducia, di fatto, al governo di Mario Draghi. Il 25 settembre, giorno delle elezioni regionali che coincideranno con quelle politiche, a far festa doppia potrebbe essere il centrodestra.

 

 

 

 

"Alcune settimane fa ero stato chiaro: quello che vale a Roma vale a Palermo - conferma oggi Conte -. Sappiamo come è andata nella capitale: il Pd ha scelto l’agenda Draghi, rinnegando tutto il lavoro realizzato in direzione progressista durante il Conte II. Nonostante questo, in Sicilia abbiamo tentato fino all’ultimo di costruire un percorso comune, anche in considerazione del percorso di partecipazione costruito in occasione delle primarie – prosegue Conte -. Dal Partito democratico, però, ancora una volta non sono giunte risposte adeguate. Siamo arrivati a questo paradosso: da una settimana c’è un’impasse dovuta all’insistenza dei democratici per infilare nelle liste esponenti impresentabili. Una posizione che ha messo in imbarazzo anche Caterina Chinnici, che è stata costretta a richiamare il Pd su questo punto: chi ha procedimenti penali pendenti deve restare fuori dalle liste".

 

 

 

 

"Per noi la questione è semplice - conclude Conte -: abbiamo sempre detto che saremo stati garanzia di profili impeccabili, al servizio dei cittadini. L’asticella del senso delle Istituzioni con noi è sempre alta, tanto sul versante nazionale tanto sul versante locale. Questi segnali che ci arrivano dagli amici del Pd non sono affatto incoraggianti. La Sicilia merita francamente di più. Ai cittadini abbiamo il dovere di trasmettere credibilità, trasparenza, passione. In una parola, fiducia: quella che sembra ancora una volta mancare. Questa nostra linea di condotta è una garanzia per i siciliani e per tutti gli italiani". 

Dal fronte democratico non l'hanno presa bene con il segretario regionale Anthony Barbagallo durissimo: "A Giuseppe Conte dico, intanto, che la dignità è mantenere la parola data. E questa rocambolesca giravolta di oggi del suo Movimento è tutt'altro che degna. Quello del M5s è alto tradimento nei confronti dei siciliani che hanno creduto al fronte progressista". "Il Movimento 5 stelle in Sicilia - ricorda ancora Barbagallo - aveva condiviso l'opposizione a Musumeci e in virtù di questo ha sottoscritto un patto per le primarie di coalizione. Hanno garantito il sostegno alla candidata vincitrice, Caterina Chinnici e il Pd aveva detto, più volte nei giorni scorsi, sì a tutte le richieste da loro avanzate. Alcune anche premature per non dire stravaganti. Abbiamo atteso fiduciosi - conclude il segretario del Pd Sicilia - ma chiaramente oggi di fronte a questa presa di posizione inspiegabile prendiamo atto che la coalizione progressista finisce qui. Il M5s si assume la responsabilità di sciogliere una alleanza e una coalizione per la quale abbiamo lavorato per anni e chiamato al voto oltre 30 mila siciliani in uno sforzo comune non indifferente, vanificato da scelte politiche che nulla hanno a che fare con la Sicilia e i siciliani". 

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