Matteo Salvini, chi è Mario Barbuto: il candidato che spariglia le liste
Squadra che vince non si cambia, diceva Vujadin Boskov, e la Lega nel campionato del centrodestra del 2018 ha vinto col 17,5%, davanti a Forza Italia al 14 e a Fratelli d'Italia al 4,3. Le gerarchie stando ai sondaggi sono cambiate, e però i numeri ufficiali di 4 anni fa sono questi. Dunque Matteo Salvini ha deciso di confermare nelle liste ministri e sottosegretari che hanno fatto parte del Conte 1, 2, e del governo Draghi, a partire dal titolare dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti i cui fedelissimi, secondo la stampa nemica della Lega, sarebbero stati fatti fuori dal leader, che però ha smentito: «È assolutamente falso», ha risposto ieri a Rtl. «E Giorgetti è candidato nel collegio di Sondrio (alla Camera, ndr), che è il più blindato di tutta la Lombardia». «Ovviamente», ha aggiunto Salvini, «col taglio dei parlamentari tutti devono fare un sacrificio, però in campo c'è una squadra competente che abbiamo allestito sui territori: siamo un movimento che crede nell'autonomia e nel federalismo, e io ho semplicemente vidimato le proposte che mi sono arrivate».
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Blindati, dicevamo, i ministri uscenti Erika Stefani (Disabilità) e Massimo Garavaglia (Turismo, considerato un "giorgettiano"), oltre a Giorgetti. Nel collegio uninominale di Pavia per il Senato c'è il sottosegretario alle politiche Agricole Gian Marco Centinaio, a Como (perla Camera) il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni, a Roma (municipio XIV) Federico Freni (sottosegretario all'Economia), la collega alla Transizione Ecologica Vannia Gava (Pordenone-Camera) e il sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli (La Spezia-Senato). E ancora: il sottosegretario Tiziana Nisini (Arezzo-Camera) e il collega all'Istruzione Rossano Sasso (Altamura-Camera). Sicuri di rielezione anche il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e il viceministro ai Trasporti Alessandro Morelli. C'è ovviamente Umberto Bossi, capolista alla Camera a Varese.Tra gli altri "big" lombardi ci sono il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli (capolista plurinominale in Lombardia 3), Laura Ravetto (uninominale a Legnano), il vicesegretario federale Andrea Crippa (Seregno), Stefano Candiani (Busto Arsizio), pure loro all'uninominale. Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato, è in lista nuovamente per Palazzo Madama all'uninominale di Varese, e il capo dei deputati Riccardo Molinari correrà nella sua Alessandria. In lista il coordinatore dei giovani Luca Toccalini e il responsabile degli enti locali Stefano Locatelli. In Veneto la sorpresa è la candidatura all'uninominale (Senato) dell'europarlamentare vicentina Mara Bizzotto. Nell'altro collegio assegnato alla Lega, a Verona, è stato confermato il senatore Paolo Tosato. Lorenzo Fontana, ex ministro e vice di Salvini, è all'uninominale della Camera, a Verona. Alberto Stefani, 29 anni, commissario del partito in Veneto e sindaco di Borgoricco (Padova), è nell'uninominale (Camera) di Padova-Rovigo, mentre Massimo Bitonci è in lista anche lui all'uninominale della Camera a Selvazzano Dentro (nel Padovano).
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All'uninominale di Savona (Camera) c'è il segretario ligure Edoardo Rixi. Alberto Bagnai è all'uninominale (Camera) di Chieti; l'avvocato Giulia Bongiorno che Salvini ha proposto come ministro della Giustizia corre a Roma Est al Senato (uninominale); il presidente dell'Unione Italiana Ciechi Mario Barbuto a Palermo (uninominale Senato). Nel proporzionale in Puglia Roberto Messina, presidente di Federanziani. Candidato al proporzionale anche l'ex campione di pallavolo Luigi Mastrangelo, che ha corso per la Lega alle ultime amministrative di Cuneo. Claudio Durigon, già sottosegretario nel primo governo Conte e con Draghi fino a settembre dell'anno scorso, è nell'uninominale di Viterbo. Sempre nel Lazio, alla Camera capolista nei plurinominali 1 e 3 ci sono l'ex magistrato Simonetta Matone e l'editore Antonio Angelucci. Al proporzionale in Basilicata il senatore Pasquale Pepe, sindaco di Tolve (Potenza). In Campania il Carroccio punta sulla riconferma del deputato Gianluca Cantalamessa e sul consigliere regionale Severino Nappi. Della partita con ottime possibilità anche il giurista Giuseppe Valditara e il presidente di FareAmbiente Vincenzo Pepe. Salvini oltre che nella sua Milano è presente nel proporzionale del Senato in Lombardia, Basilicata, Calabria e Puglia. «Liste Lega belle e pronte», ha dichiarato ieri pomeriggio. «Tanti sindaci da Nord a Sud, tante donne in gamba, giovani ed esponenti del volontariato. A sinistra candidano "vip", nostalgici e antisemiti. La Lega preferisce sindaci, imprenditori e lavoratori, forse meno conosciuti ma sicuramente più preparati».