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Rita Dalla Chiesa, "mi insultano?": la risposta che zittisce tutti

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"Non ho mai creduto alle accuse di mafia contro Silvio Berlusconi". Intervistata dal Quotidiano nazionale, Rita Dalla Chiesa difende a spada tratta il Cav e risponde a tono a chi, anche sui giornali, si è spinto a ricordare la morte di suo padre, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, per mano di Cosa Nostra, e suggerendo che la candidatura della ex conduttrice di Forum con Forza Italia possa essere uno sfregio alla sua memoria. Sui social sono decimi gli attacchi gratuiti, anzi gli insulti. Compresa un fotomontaggio, agghiacciante, che vede la Dalla Chiesa trasformata in "Dalla mafia". "Mi attaccano? Pazienza, è un problema loro", è la replica di Rita.
 

 

 

La proposta azzurra, spiega, "è arrivata a Ferragosto, non me l'aspettavo proprio. Mi hanno mandato dei messaggi Licia Ronzulli e Antonio Tajani. Poi mi ha chiamata il Presidente e non ho potuto dirgli di no. E non voglio sentir dire che sono una paracadutata, la Puglia è una terra che frequento e amo da sempre, ho lavorato per tre anni a Tele e Radio Norba. I miei genitori si sono conosciuti nella caserma dei carabinieri di Bari". Come sarà la nuova avventura in Parlamento? "Il mio mondo e' sempre stato in tv, quindi mi piacerebbe lavorare nel settore cultura. Ma vorrei anche occuparmi delle forze dell'ordine - prosegue -. Io sono nata in caserma, conosco le loro problematiche, i sacrifici, la fatica. C'è bisogno di maggiori mezzi anche economici, di macchine che funzionino, di stampanti che stampino, anche di aumenti retributivi".

 

 

 


Ma il tema vero, in campagna elettorale, sarà l'equazione Berlusconi uguale mafia. "Ho vissuto a Mediaset dal 1984 - commenta la candidata -. Ho conosciuto bene il Presidente e l'ho difeso con le unghie e con i denti. E' sempre stato assolto. Hanno avuto paura di lui solo quando è entrato in politica. Non ho mai creduto a queste accuse e non ci crederò mai. Gli ho sempre voluto bene. Pensate, io ho conosciuto mamma Rosa, che era la sua mamma, per lui era tutto e quindi cosa significa? Che ha gli stessi valori con i quali sono cresciuta io, al di là di quello che possono dire", ha detto."Mi auguro che tutti voi possiate conoscere il presidente Berlusconi per come l'ho conosciuto io e per come l'abbiamo conosciuto noi che abbiamo lavorato a Mediaset. Non c'è stata una sola persona licenziata, finché c'è stato il presidente Berlusconi. E lui quando entrava negli studi televisivi salutava prima i cameramen e a ognuno di loro chiedeva: 'hai bisogno di qualcosa e come sta tuo figlio?'."Io mi commuovo quando parlo di lui perché ho visto delle cose fatte da lui per il bene di altre persone che lui non ha mai detto e adesso tocca a noi aiutarlo in questa campagna elettorale, dove lui è l'uomo carismatico e può fare e sta facendo la differenza".

 

 



Una volta eletta, la Dalla Chiesa sembra avere già le idee chiare: "Non sempre corrispondevano a quelle di Forza Italia, ma che sono condivise da molti dentro il partito. Non è vero che in Forza Italia sono tutti razzisti, tutti contro i gay. Intendo battermi, all'interno di Forza Italia, per la questione dei diritti civili, contro la caccia e, anche se so che non sarà facile, sulla questione del fine vita". 

 

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