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Quarta Repubblica, Conte crolla sul reddito: come si tradisce in diretta tv 

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"Il reddito di cittadinanza per 2/3 serve a una platea di non idonei. L’equivoco è stato pensare che una riforma così epocale avrebbe risolto immediatamente il problema delle politiche attive del lavoro”: proprio così, Giuseppe Conte - ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4 - si tradisce sul reddito grillino. In particolare, dice che è stato un errore, quasi un equivoco, pensare che il reddito di cittadinanza potesse "creare" lavoro, almeno nell'immediato.

 

 

 

Il leader del Movimento 5 Stelle, poi, ha ribadito il suo no secco al Partito democratico di Enrico Letta, scaricando il segretario dem in diretta tv: "Noi andiamo orgogliosamente da soli. Abbiamo oggi un Pd diverso che è rimasto folgorato da un’agenda Draghi buttando via l’alleanza con noi”. Infine, al centro del dibattito anche alcune decisioni prese da Conte quando era presidente del Consiglio.

 

 

 

Conte, in particolare, ha avuto un duro botta e risposta col conduttore sul tema lockdown. "Abbiamo perso molti punti di Pil e forse il lockdown si poteva fare diversamente. Le faccio una critica a viso aperto e le dico che per me il lockdown è stato una follia", gli ha detto Porro. E lui: "Il suo pubblico ha sentito la sua versione molto argomentata e articolata, però oggi per la prima volta io ho la possibilità di replicare. Mi dà un minuto? Io non mi sono divertito. Io ho sofferto con la comunità nazionale". E ancora: "Si trattava o di rimanere distrutti dalla pandemia o di contrastarla con misure necessarie e compatibili con l'assetto costituzionale. Abbiamo dato prevalenza alla tutela della salute e preservato allo stesso tempo l'economia".

 

 

 

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