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Sondaggi, gli esperti: "Cosa accadrà dopo il faccia a faccia Meloni-Letta"

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Il faccia a faccia tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta è stato il primo vero scontro tra due leader di questa campagna elettorale. Il confronto sul Corriere.it ha messo di fronte i due leader che guidavano i sondaggi fino al silenzio scattato la scorsa settimana.

 

 

 

Ma per capire quali effetti possa avere questo duello su questi 12 giorni che ci separano dalle urne, bisogna ascoltare il parere dei sondaggisti. "Il dibattito tra Letta e Meloni ha avuto lo stesso tono della campagna elettorale: non ha dato pugni allo stomaco capaci di spostare voti o convincere gli indecisi. E questo perché non è una campagna elettorale di pancia, ma molto algida. Ho visto entrambi i leader molto freddi. E' come se non avessero parlato agli elettori, ai cittadini. Ma più alle imprese. Forse perché il contenitore è stato il Corriere. Ciò è accaduto su tutti i temi. C'è stato poco impatto sui cittadini, dunque non sono stati convincenti rispetto all'opinione pubblica", spiega Antonio Noto al Messaggero. Poi è la volta di Lorenzo Pregliasco: "A penalizzare il confronto ha pesato il contesto e l'orario. Il fatto che non fosse in tv, ha spinto Letta e Meloni a essere più divulgativi che persuasivi. Ognuno dei due ha fatto il suo. Letta è stato fermo, ha ribadito i suoi punti di vista, ma senza lampi di incisività. Meloni ha ripetuto sostanzialmente le sue cose e ha proseguito nel percorso di accreditamento come figura in grado di guidare il Paese. Nel complesso non ho visto grosse spinte da un lato o dall'altro".

 

 

 

Secondo Noto poi, nel dibattito sarebbe mancato l'elemento forte in grado di ribaltare i giochi: "Il dibattito non ha visto l'affermazione di un'idea forte che diventa idea-bandiera e dunque può cambiare l'esito delle elezioni: tutte le cose che ci hanno raccontato i due leader sono vecchie e scontate, come il taglio del cuneo fiscale che se ne parla dai tempi del governo Prodi del 2006. E lo stesso vale per la flat tax. Invece in passato ci sono stati il bonus da 80 euro di Renzi, la sicurezza di Salvini, il reddito di cittadinanza dei 5Stelle, la cancellazione dell'Imu di Berlusconi. Ecco, è mancato questo". Infine, anche Pregliasco concorda con Noto: "E' stato un confronto piuttosto compassato. Non ci sono stati colpi di scena. E' mancata la vivacità. E ciò è anche dovuto che il dibattito si è svolto nel contesto di una campagna elettorale che molti rite ngono molto indirizzata nel suo esito. E questo non aiuta ad accendere il duello". 
 

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