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Pd, assistenzialismo selvaggio: "Assumiamo 900mila statali"

Andrea Cappelli
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Se tra le stanze del Nazareno si respira già aria di sconfitta, a poco più di dieci giorni dal voto il Pd tenta di recuperare terreno puntando le sue (poche) fiches sul Sud Italia. Il segretario dem Enrico Letta ha annunciato pochi giorni fa da Taranto un 'Piano per il Sud', con l'obiettivo di trattenere il 40% dei fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza, nda) in Mezzogiorno. Presentando un documento dal nome altisonante ("Carta di Taranto Manifesto per il Sud e per le Isole") il Pd promette di assumere 300mila dipendenti pubblici entro il 2024, con l'obiettivo di creare 900mila assunzioni entro il 2029 (120mila all'anno). La strategia di Letta esplicitata ieri nel corso di una riunione via Zoom con i candidati dem al Parlamento poggia su una serie di convinzioni.  A detta del leader dem il M5S (che secondo un recente sondaggio Ixè risulta essere il primo partito al Sud con il 24%) starebbe sottraendo voti alla coalizione di centrodestra più che al centrosinistra. In quest' ottica, molti dei collegi uninominali che fino a poche settimane fa erano dati per persi dal Pd sarebbero ora contendibili. «Il Mezzogiorno» ha dichiarato ieri Letta «ha capito che la proposta del centrodestra con Salvini al centro è fatta per fregare i cittadini. L'idea di rinegoziare il Pnrr e togliere la soglia del 40% premiale per il Sud significa fare delle scelte contro il Mezzogiorno potendo diventare una sorpresa dal punto di vista dei risultati».

 

È chiaro che il Pd (preoccupato per il possibile travaso di voti verso il Terzo Polo di Calenda e Renzi) stia percependo il pericolo di restare incastrato in una morsa che vede la coalizione di centrodestra dominare al Nord e il M5S nel Sud Italia. Non è un segreto, infatti, che i grillini possano trarre un beneficio elettorale dall'erogazione del reddito di cittadinanza (secondo l'ultima analisi Inps, ad agosto 2022 sono complessivamente 2,49 milioni le persone interessate dal sussidio). Da qui la promessa di creare 1 milione circa di posti di lavoro statali da qui ai prossimi sette anni: peccato che al momento quello del Pd resti solo un proposito, mentre la mancia grillina è più concreta e tangibile, e spingerà i beneficiati ad apporre una 'X' sul simbolo dei Cinque Stelle il prossimo 25 settembre. A smontare la proposta dem è stata ieri Mara Carfagna, candidata di punta del Terzo Polo: «Noi» ha dichiarato l'ex forzista, ora esponente di Azione «non abbiamo bisogno di una Carta di Taranto o di Napoli». Il vero, grande "Piano Sud" è quello scritto nel Pnrr. Quel 40% che abbiamo ottenuto e blindato per il Sud significa cose concrete come l'Alta velocità Napoli Bari, la Salerno Reggio Calabria e la Palermo Messina Catania, la modernizzazione delle ferrovie regionali" e tante altre cose «che molti raccontano di voler fare e che noi abbiamo iniziato a realizzare grazie alla pianificazione del Pnrr». Una cosa è certa: dal tacco dello Stivale all'arco alpino, per il Pd la strada è tutta in salita. 

 

 

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