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Pontida, la bomba di Salvini: "Addio canone Rai", il jolly elettorale

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E venne il giorno di Pontida, il raduno della Lega. Il tutto, quest'anno, a sette giorni dal voto, dalle elezioni del 25 settembre. Il discorso più atteso, ovviamente, quello di Matteo Salvini, il leader del Carroccio, leader perennemente sotto attacco. E infatti, quando sale sul palco di fronte a una folla oceanica, afferma con trasporto: "È un'emozione incredibile, ne ho viste tante di giornate. Ma dopo tre anni di Covid, di crisi economica, di preoccupazione per i mutui e le bollette, e tutto quello che accade nel mondo, vedere decine di migliaia di persone mi riempie il cuore e non c'è processo che mi possa o ci possa fermare", ha assicurato.

Salvini e la Lega, però, avevano promesso "una grande sorpresa" da Pontida. E quella sorpresa è arrivata nelle parti finali del discorso: in caso di vittoria alle elezioni, il leader del Carroccio si impegna ad abolire il canone Rai, la più odiosa delle gabelle. "Da qualche anno per idea di quel genio di Matteo Renzi sulla bolletta si paga una tassa in più ogni mese, il canone Rai. Ci siamo andati a studiare come funziona in tanti paesi europei, e siccome in 10 paesi dell'Ue il canone per la tv pubblica non esiste e non è pagato dai cittadini, come Lega ci prendiamo questo impegno: dall'anno prossimo zero canone in bolletta e la televisione pubblica come in altri paesi fa servizio pubblico campando di pubblicità, profitti e ascolti", ha affermato. "Zero canone Rai, si può, lo fanno 10 paesi", ha ribadito Salvini. "Io penso che possiamo permetterci di azzerare il canone Rai per aiutare qualche italiano in più. La Rai è un patrimonio di cultura che ci sta a cuore, ma penso che possa anche tirare un po' la cinghia e tagliare un po' di sprechi, e penso che possa andare avanti lo stesso", ha spiegato.

Poi l'attualità, l'ennesimo appello al governo di muoversi contro il caro-bollette. Intervenire "non è capriccio della Lega, ma un sacrosanto dovere del governo in carica e l'Europa, se c'è, batta un colpo", ha affermato sibillino. Dunque la promessa sui decreti sicurezza in tema d'immigrazione: "In Italia entra chi ha il permesso di entrare. Primo Consiglio dei ministri rientrino in vigore i decreti sicurezza". 

Rispondendo ancora alle polemiche, a chi agita lo spauracchio della Russia, Salvini ha ribadito: "Non abbiamo mai chiesto né preso niente a nessuno. Siamo italiani e difendiamo solo il lavoro dei cittadini italiani". Una battuta anche sulla premiership: "Sarebbe un onore essere scelto da Sergio Mattarella come presidente del Consiglio", ha chiosato Salvini.

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