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Sondaggi, "ecco il partito che sta crescendo": bomba a urne aperte

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Che il voto abbia inizio. A urne aperte è Enzo Risso, direttore scientifico di Ipsos, a dare la sua previsione sulle sorti del Paese. Per il sondaggista infatti "la sensazione è che il partito dell'astensione sia cresciuto. Ma bisogna attendere i dati ufficiali". Alle 12, il dato sull'affluenza era del 19,21 per cento, in linea con le elezioni del 2018. Il motivo? Non solo uno. "In questo caso - premette l'esperto sulle colonne del Messaggero - c'è una quota di elettori che non ha capito fino in fondo il motivo della caduta del governo Draghi".

 



Le astensioni però non sono tutte uguali: c'è quella fisica, ci sono circa 2 milioni di italiani anziani o con difficoltà motorie che non riescono a recarsi all'urna. E poi c'è la grana "fuori sede". Buttando un occhio alle cifre sono tra i 4 e i 5 milioni gli elettori che vivono a più di 150-200 chilometri di distanza dal comune di residenza e faticano a tornare. Ma non è tutto, perché secondo Risso va considerata anche la protesta: "I più giovani disertano le urne per disinteresse, gli elettori nella fascia tra i 30 e 60 anni spesso per delusione verso un partito o per punirlo".

 

 

Per non parlare poi di chi rimane in bilico fino all'ultimo istante: "Gli indecisi, anche loro in crescita, soprattutto all'interno delle rispettive aree politiche". Un esempio è il centrodestra o il Terzo Polo. Stando al sondaggista "c'è una quota consistente di elettori che oscilla. Persone tentate da un cambio partito ma che non sono pronte ad abbandonare l'area politica di riferimento". In sostanza non si escludono i flussi tra partiti della stessa area. 

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