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Elezioni 2022, ecco il nuovo Parlamento: è tsunami-centrodestra

Salvatore Dama
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A sera mancano ancora una ventina di sezioni non scrutinate. Ma il sito del ministero dell'Interno è in grado di fornire un calcolo semi-definitivo dei risultati elettorali. La coalizione di centrodestra vince le elezioni con il 43,79 alla Camera e con il 44,02 al Senato. Numeri che si traducono in una maggioranza sufficientemente ampia a Montecitorio e Palazzo Madama. Tale da poter formare un governo di coalizione e amministrare senza ricorrere ad aiutini e alchimie.

Il centrodestra elegge 235 deputati e 115 senatori. È la nuova algebra parlamentare. Dove la soglia della maggioranza assoluta si abbassa sensibilmente (alla Camera 201, al Senato 101) in funzione del taglio dei parlamentari. Che, dalla Legislatura numero 19, saranno 600 in totale. Nelle aule saranno eliminate le ali esterne. I seggi in soprannumero resteranno vuoti, tornando utili, a Montecitorio, solo in caso di sedute comuni.

La circoscrizione esteri non sorride al centrodestra, ma premia il Partito democratico, che elegge 7 dei 12 parlamentari. La coalizione guidata da Giorgia Meloni deve accontentarsi di soli due deputati, che si sommano ai 235 di cui sopra. Il successo dem, comunque, non sposta gli equilibri. La coalizione di sinistra ottiene 80 deputati e 39 senatori, i grillini 51 e 28, il terzo polo 21 e 9. Il Svp elegge 3 onorevoli. A sorpresa Cateno De Luca, ex sindaco di Messina, riesce a eleggere un deputato e un senatore nella sua città.

Passiamo alle performance dei singoli partiti. Focalizziamoci sul centrodestra. Fratelli d'Italia è il primo partito con il 26 per cento, votato da più di 7 milioni di italiani. Il partito della Meloni elegge 69 deputati e 34 senatori nei collegi plurinominali. Ai quali vanno aggiunti i seggi scattati nei collegi uninominali, dove il centrodestra si è presentato unitariamente. L'accordo di coalizione prevedeva questa proporzione qui: il 50 percento delle candidature per FdI (che si è fatta carico anche dei centristi), il 30 per la Lega, il 20 per Forza Italia.

Non ci sono ancora numeri definitivi ma, da un calcolo rapido, il gruppo parlamentare dei Fratelli a Montecitorio dovrebbe essere composto da 123 deputati. A Palazzo Madama la pattuglia meloniana sarebbe di 60 senatori. Passiamo alla Lega. Il partito di Matteo Salvini ha ottenuto l'8,8 per cento, con poco meno di 2,5 milioni di voti. Il Carroccio elegge 23 deputati e 13 senatori nei collegi plurinominali. Aggiungendo la quota uninominale verrebbero fuori questi numeri qui: 59 onorevoli a Montecitorio e 29 a Palazzo Madama. Un totale di poco inferiore ai "cento parlamentari" di cui ha parlato in mattinata Salvini.

Veniamo ora a Forza Italia. Che, con l'8,2 per cento, è arrivata a distanza ravvicinata dalla Lega, contrariamente alle previsioni. Come si traducono in seggi i 2,2 milioni di voti ottenuti da Silvio Berlusconi? Pressappoco così: gli azzurri eleggono 22 deputati e 9 senatori nei collegi plurinominali. Ai quali va aggiunta la quota ottenuta dai collegi uninominali, dove i forzisti hanno fatto causa comune con gli altri partiti del centrodestra. In totale i berluscones alla Camera dovrebbero essere 47. Al Senato in 20.

Infine ci sono i centristi che, avendo fallito la soglia del 3 per cento, non eleggono parlamentari nei collegi plurinominali. Per le liste definitive dei nomi, a causa del meccanismo della legge elettorale, bisognerà aspettare ancora qualche giorno.
 

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