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Tagadà, anche Rosy Bindi bastona Letta: "Ho fatto molta fatica..."

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Il volto della disperazione. Politica, sia chiaro. Il volto è quello di Rosy Bindi, ospite in collegamento a Tagadà, il programma di Tiziana Panella in onda su La7, la puntata è quella di mercoledì 28 giugno. E la piddina si presta all'analisi del voto. O meglio, della disfatta della sinistra. E non risparmia aspre critiche al segretario ormai uscente, Enrico Letta, pur senza mai nominarlo.

 

"Direi che ha avuto il merito il Pd di sostenere il governo Draghi, vorrei che questo senso di responsabilità fosse riconosciuto. Così come al tempo sostenne il sostegno al governo Monti, per poi pagarlo molto. Anche questa volta è stata premiata l'opposizione, non chi si assume la responsabilità di scelte impegnative", premette Rosy Bindi lasciandosi subito alle spalle l'unica nota di merito. "In tutto ciò - riprende - c'è un limite che non va sottolineato soltanto adesso, ma andava sottolineato prima: mentre si sostiene un governo che non è il nostro governo, ma è di tutti e di responsabilità nazionale, il partito che ha la responsabilità più grande nel campo progressista dovrebbe far capire ai suoi elettori che la sua visione è un'altra. Insomma, far capire che noi vogliamo altro". Cosa che, si evince, per la Bindi Letta e compagni non hanno fatto. 

 

E ancora, aggiunge scorata: "Anche io appartengo a quegli elettori che sono andati a votare ma che hanno fatto molta fatica a votare con entusiasmo. Ho votato bene, sicuramente, coerente con le mie idee, ma ho fatto fatica - ribadisce -. E io credo di interpretare non solo quelli che non sono andati a votare, ma anche molte persone che sono andate a votare contro la destra senza grande convinzione. Questo è il limite: essere andati disuniti non ha aiutato, si dava per scontata la vittoria della destra", conclude Rosy Bindi.

Rosy Bindi a Tagadà: qui il video

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