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Governo, "quel nome vale almeno due ministri": bomba sulla trattativa

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"Ho una proposta per chiudere". Giorgia Meloni a breve incontrerà Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, che martedì si sono incontrati in un faccia a faccia a due a Villa Grande. Il retroscena del Corriere della Sera svela le contromosse della leader di Fratelli d'Italia e prossima premier, alle prese con la spinosissima partita del totoministri. "La situazione resta difficilissima, i nodi per la squadra non sono sciolti - anzi sono sempre più intricati -, i rapporti tra gli alleati sono tesissimi", premette il Corsera, che parla addirittura di "rapporti al minimo storico" tra la Meloni e il leader di Forza Italia. 

 

 

 

Al centro delle trattative, da alcuni giorni, il ruolo di Licia Ronzulli. Vari rumors assegnano alla fidatissima collaboratrice dei Berlusconi un ruolo di peso a Sanità (prima scelta), Istruzione o Turismo, in quello che è stato indicato nelle ultime ore come il "piano B" del Cav per sbloccare l'impasse con l'alleata. Fonti di Fratelli d'Italia, alla vigilia dell'incontro a tre che dovrebbe essere risolutivo, parlano di "una proposta generosa" verso gli alleati. Se la Ronzulli è un "diktat" di Forza Italia, allora Berlusconi sarà accontentato. Per lei "un posto si troverà - riferisce il retroscena di via Solferino -, ma a scapito di altri possibili ministri. Non Tajani, che la leader di FdI vuole agli Esteri". E ci sarebbe stato nella notte anche un colloquio tra le stesse Meloni e Ronzulli, per "disarmare" la trattativa e far capire ai vertici di Forza Italia le posizioni di FdI.

 

 

 

 

C'è poi la partita delle presidenze di Camera e Senato, altrettanto importante nella logica degli equilibri della coalizione. FdI vuole Ignazio La Russa al Senato e il leghista Riccardo Molinari a Montecitorio. La Lega (che voleva Roberto Calderoli a Palazzo Madama) potrebbe accettare ma con uno scambio: la seconda carica dello Stato vale almeno come "due ministeri".

 

 

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