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Governo, la diretta. La Russa da Mattarella: "Da te vale quattro volte", cosa si sono detti

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Inizia la XIX legislatura. Primo atto, l'insediamento delle Camere. Si tratta della prima legislatura dopo il taglio dei parlamentari che ha fatto scendere a 400 il numero dei deputati e a 200 quelli dei senatori, 6 a vita, tutti chiamati ad eleggere i presidenti dei due rami. Al Senato è stato eletto Ignazio La Russa, ma la sua salita sullo scranno più alto di palazzo Madama ha creato tensioni nel centrodestra. Per la Camera il nome è quello del leghista Riccardo Molinari, a causa dei differenti regolamenti, dovrebbe essere eletto domani, venerdì 14 ottobre.

Segui la diretta della giornata politica:


Ore 20.32 La Russa incontra Mattarella
"Presidente buon lavoro", così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha salutato Ignazio La Russa, neo eletto alla guida di palazzo Madama, ricevendolo al Quirinale. "Quale onore - ha replicato il presidente del Senato - che onore mi hai fatto ricevendomi, detto da te vale quattro volte". I due si sono salutati con una stretta di mano e La Russa ha poi salutato anche il segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti. 


Ore 20.31 Linea Forza Italia: centrodestra diviso alle consultazioni
Per ora, secondo quanto apprende l’AGI, la linea prevalente in FI è quella di non presentarsi uniti come coalizione di centrodestra al Quirinale per le consultazioni. Questa sera Berlusconi vedrà i suoi senatori a villa Grande per fare il punto della situazione. L’ex premier, riferiscono fonti parlamentari azzurre, continua a ritenere sbagliato l’atteggiamento di Fdi.

Ore 19.25 Salvini candida Fontana alla presidenza della Camera
Matteo Salvini sta incontrando i vicesegretari Andrea Crippa, Lorenzo Fontana e Giancarlo Giorgetti. Giorgetti ha rimesso a Salvini la decisione per un eventuale incarico nel futuro governo di centrodestra. Fontana, già vicepresidente della Camera, è il candidato per la terza carica dello Stato. È quanto fa sapere la Lega.

Ore 19.24 Giorgetti: "Se la Lega lo vuole, vado al Mef"
"Se la Lega vuole il Mef e mi manda lì, io ci vado...". Lo ha detto Giancarlo Giorgetti lasciando la riunione del gruppo della Lega a Montecitorio.

Ore 18:23 Fumata nera alla Camera
Al terzo scrutinio altra fumata nera alla Camera. Le operazioni di voto riprenderanno domani

Ore 17.50 Per la presidenza della Camera spunta il nome di Lorenzo Fontana
Potrebbe essere Lorenzo Fontana e non più il capogruppo uscente Riccardo Molinari il nome dell’esponente della Lega candidato alla presidenza della Camera. L’indiscrezione sul vicesegretario del partito di Salvini, già ministro, rilanciata dall’Ansa, arriva da fonti parlamentari. In giornata era anche stata avanzata l’ipotesi di Giancarlo Giorgetti, per cui Giorgia Meloni aveva anche ipotizzato il ministero dell’Economia.


Ore 17.45 Vertice Meloni-Salvini
Secondo quanto apprende l’AGI la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sta incontrando il segretario leghista Matteo Salvini.


Ore 17.05 Santoro: "Sisto prossimo ministro della Giustizia"
"Sono convinto che il prossimo ministro sarà Francesco Paolo Sisto". Così l’ex presidente aggiunto del Consiglio di Stato Sergio Santoro ospite del Riformista Tv. "Credo che Sisto sia tra i candidati principali, ha una grandissima esperienza di Parlamento, è sottosegretario uscente al ministero della giustizia e sperando che i rumors siano fondati sarebbe un ministro che ha molta conoscenza dei reali problemi della giustizia, civile e penale. Da avvocato ho condiviso con lui delle controversie importanti" conclude Santoro.

 

Ore 16.29 La Russa: "Non mi aspettavo mancanza voti da centrodestra"
"Indubbiamente non mi aspettavo che non ci fosse il voto di tutto il centrodestra, ma tutto è bene quel che finisce bene". Lo ha detto il neo eletto presidente del Senato, Ignazio La Russa, lasciando Palazzo Madama.

 

Ore 16.22 Pd pensa a un nome per la Camera: trappola sul voto
Mettere in campo un nome da scrivere sulla scheda così da rendere plastico il comportamento dei deputati di centro sinistra in occasione del quarto scrutinio, che si svolgerà domani, per l’elezione del presidente della Camera. È l’ipotesi su cui stanno ragionando il Pd e i suoi alleati a Montecitorio. Un modo di "segnare il voto", spiega un esponente di spicco, "così che nessuno possa accusare nessuno di voti scappati a destra e a manca". E se dovesse verificarsi un secondo 'caso La Russa', eletto con più voti di quanti la maggioranza dispone al Senato, il ventaglio dei "sospettì" si restringerebbe.


Ore 16.19 Berlusconi insiste sulla Giustizia: abbiamo nomi adatti

Abbiamo chiesto la disponibilità di esprimere un nome per il ministero della Giustizia. Noi abbiamo le professionalità giuste che possono ricoprire quel ruolo, occorre che ci sia disponibilità da parte di Fdi, il centrodestra deve essere unito: Silvio Berlusconi riunisce a più riprese il gruppo dei senatori a palazzo Madama, a tutti dice che non ci devono essere veti, altrimenti il governo parte male. E rilancia la possibilità che un esponente di FI succeda alla Cartabia.

Ore 15.48 - Camera, seconda fumata nera
Ancora fumata nera alla seconda votazione per l'elezione del presidente della Camera: con 375 schede bianche, non viene raggiunto il quorum. Servono infatti i 2/3 dei voti. Oggi l'ultima votazione si terrà alle 17, ma i giochi si chiuderanno domani.

Ore 15.39 - Crisanti: arrabbiato per La Russa
"Sono uscito arrabbiato dalla mia prima votazione al Senato, le pare che il senatore La Russa diventi presidente coi voti di coloro che avevano chiesto agli elettori un voto su principi ed ideali che non potevano essere piu' distanti da quelli di La Russa stesso? La prima vittima di questa votazione è la verità, la seconda vittima sono gli elettori, che qualcuno ha tradito": Andrea Crisanti, del Pd, sbrocca dopo l'elezione di La Russa.

Ore 15.28 - Renzi: Dario? Ragazzo intelligente
"Diciamo che Dario è un ragazzo intelligente". Così Matteo Renzi rispondendo ai giornalisti sulla provenienza dei voti a favore del presidente del Senato La Russa. Il riferimento è a Dario Franceschini: il leader di Italia Viva, insomma, tira in ballo l'esponente del Pd.

Ore 15.15 - Calenda a Letta: opposizione vuole entrare in maggioranza? Sì, il Pd
"Si Enrico. La tua. Noi diciannove voti non li abbiamo. E siccome queste cose si vengono sempre a sapere alla fine, ti consiglio di cancellare questo tweet. Invecchierà male". Così Carlo Calenda su Twitter replica alle parole di Enrico Letta relative ai voti in più incassati da Ignazio La Russa al Senato.

Ore 15.02 - Meloni lascia la Camera, via per "cose personali" 
Giorgia Meloni dopo il secondo scrutinio per l'elezione del presidente della Camera, lascia Montecitorio: "Cose personali", ha spiegato lasciando il Parlamento.

Ore 14.52 - Lollobrigida: i voti in più? Provocazioni
"I voti in più a La Russa provocazioni. Alla Camera non ci saranno grandi criticità. Settimana prossima avremo nuovo governo". Così Lollobrigida di Fratelli d'Italia.

Ore 14.44 - Franchi tiratori? Berlusconi indica Renzi
"Sapevano che Renzi, Azione e i senatori a vita avrebbe votato La Russa": così Silvio Berlusconi intercettato all’uscita dell’aula dopo il voto pe la presidenza del Senato. Il Cav accusa senatori di Azione di essere i "franchi tiratori", oltre ai senatori a vita. Ma i numeri ancora non tornano di La Russa.

Ore 14.39 Enrico Letta: All’opposizione c’è chi vuole entrare in maggioranza
«Irresponsabile oltre ogni limite il comportamento di quei senatori che hanno scelto di aiutare dall’esterno una maggioranza già divisa e in difficoltà. Il voto di oggi al Senato certifica tristemente che una parte dell’opposizione non aspetta altro che entrare in maggioranza": questo il commento di Enrico Letta, segretario del Pd. Una stoccata al Terzo Polo?

Ore 14.35 La Russa: Cercherò con forza di essere presidente di tutti
"Il mio è un compito di servizio, non devo cercare oggi agli applausi, non devo dire parole roboanti o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno, le scelte che dovrò fare a volte piaceranno a volte non piaceranno. Non c'è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti". Conclude così Ignazio La Russa il suo primo discorso da presidente del Senato, seguito da un lungo applauso.

Ore 14.23 Senato, il Pd si indigna: grave il soccorso a La Russa
"Mentre la maggioranza è partita divisa, una parte dell'opposizione ha fornito un soccorso decisivo per l'elezione di La Russa a presidente del Senato. Un comportamento grave e irresponsabile che deve essere denunciato con la massima forza": così su Twitter il senatore e coordinatore della segreteria Pd, Marco Meloni.

Ore 14.12 Berlusconi: Ora spero superamento veti su FI 
"Sinceri auguri al nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa. Forza Italia ha voluto dare un segnale di apertura e collaborazione con il voto del presidente Berlusconi. Ma in una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del governo. Auspichiamo che questi veti vengano superati, dando il via ad una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese". Questo il messaggio di Silvio Berlusconi affidato a una nota: molti, insomma, i nodi che ancora devono essere sciolti.

Ore 14.09 La Russa: Grazie a chi mi ha votato non essendo di centrodestra
"Non ci crederete ma non avevo preparato discorsi". Queste le prime parole di Ignazio La Russa da presidente del Senato. La Russa ha ringraziato tutti coloro che lo hanno votato, anche quelli che "non lo hanno fatto" e "chi mi ha votato pur non essendo di centrodestra". Il fondatore di FdI, insomma, ammette le divisioni nella coalizione. Dunque l'omaggio a Calderoli, "il mio amico, seduto qui accanto a me".

Ore 13.55 Meloni: mi sottovalutano sempre...
Aldo Cazzullo dà conto delle parole di Giorgia Meloni ai suoi dopo l'elezione di La Russa: "Mi sottovalutano sempre tutti". Cosa intende?

Ore 13.47 - Renzi: Nessun voto da noi, lo avrei rivendicato
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, smentisce di aver fatto votare per Ignazio La Russa: "Se lo avessi fatto - dice l’ex premier - lo avrei rivendicato". Il gruppo di Azione-Italia Viva conta del resto solo 5 senatori. I franchi tiratori sono 17.

Ore 13.40 - Giorgia Meloni: Eletto un patriota
La gioia di Giorgia Meloni, che affida ad una nota il suo commento ufficiale: "Congratulazioni al neo presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Siamo orgogliosi che i senatori abbiano eletto un patriota, un servitore dello Stato, un uomo innamorato dell’Italia e che ha sempre anteposto l’interesse nazionale a qualunque cosa. Per Fratelli d’Italia Ignazio è punto di riferimento insostituibile, un amico, un fratello, un esempio per generazioni di militanti e dirigenti", conclude la leader FdI.

Ore 13.37 - Senato, i numeri definitivi del voto
Ignazio La Russa ottiene effettivamente 116 voti, il centrodestra ne ha a disposizione 112 e Forza Italia non lo ha votato. Due voti sono stati ricevuti sia da Liliana Segre sia da Roberto Calderoli. Le schede bianche sono state 66. L’esponente di FdI diventa dunque presidente dell’assemblea di Palazzo Madama e seconda carica dello Stato.

Ore 13.32 - Ignazio La Russa presidente del Senato. Ma è mistero
Ancor prima che finisse la votazione, Ignazio La Russa ha raggiunto i 104 voti necessari per l’elezione. L’applauso è scattato in Aula. Ma Forza Italia, eccezion fatta per Casellati e Berlusconi, non lo ha votato. E senza gli azzurri, non poteva essere eletto al primo giro. Dunque, cosa è successo? Per ora è mistero, anche se per certo La Russa ha ricevuto voti dall'opposizione. L'ipotesi prevalente è che il M5s abbia votato per lui.

Ore 13.16 - Iniziato lo scrutinio al Senato
È iniziato lo scrutinio delle schede al Senato. La presidente Segre ha chiesto più volte se altri senatori fossero intenzionati a votare, ma non avendo ricevuto risposta ha incaricato i segretari di portare l’urna al banco della presidenza e ha iniziato a leggere i nomi riportati. 

Ore 13.14 - Ironia-Tremoni, "escludo la mia presenza"
A Montecitorio è Giulio Tremonti a riproporre la sua formula preferita per trincerarsi dietro a un no-comment: "Ai vecchi tempi ero solito dire escludo la mia presenza qui. Ecco, escludo la mia presenza qui", afferma l'ex ministro ai cronisti che lo incrociano nei corridoi della Camera. Insomma, da Tremonti nessuna dichiarazione, bocca cucita.

Ore 12.51 Berlusconi: io ho votato, ma gli altri non vogliono
Silvio Berlusconi esce dal Senato insieme ai suoi e a Daniela Santanché, dunque incontra Bruno Vespa: "Ciao Bruno. Come sto? Ho fatto un volo... mi hanno segato un gradino... ma mi sto riprendendo”. Come ne uscite sulla presidenza di Palazzo Madama, chiede il conduttore di Porta a Porta? "Ora vediamo. Io ho votato come capogruppo ma gli altri di Forza Italia non vogliono. D’altronde questa è la democrazia". Oltre a Berlusconi, per FI, ha votato la Casellati. Gli altri alla prima chiama si sono sfilati.

Ore 12.35 - Berlusconi-Salvini, colloquio in Aula
Colloquio Berlusconi-Salvini al Senato nel corso della prima chiama del voto per il presidente a cui i senatori azzurri hanno deciso di non rispondere in prima battuta (la procedura prevede che l’appello venga ripetuto una seconda volta per coloro che non si sono presentati al voto alla prima). Dopo poco intorno a loro si è creato un capannello: tra i vari i senatori Sisto, Casellati, Micciché e Ciriani.

Ore 12.28 - Camera, 368 schede bianche: seconda votazione alle 14
La prima votazione alla Camera si conclude con 368 schede bianche e 10 nulle. Il deputato della Lega, Riccardo Molinari, ha ottenuto tra gli altri 4 preferenze, mentre il segretario Pd Enrico Letta 3. Non essendo stata raggiunta la maggioranza dei due terzi dei componenti, è stata indetta una nuova votazione che si terrà a partire dalle 14. Nella seconda votazione è richiesta la maggioranza dei due terzi dei voti. 

Ore 12.20 Forza Italia non risponde alla prima chiama
Comincia la votazione in Senato, si va in ordine alfabetico: Silvio Berlusconi è il primo di Forza Italia che si dichiara assente, segue la senatrice Annamaria Bernini. Poi è la volta di Stefania Craxi. Sembra che Forza Italia abbia scelto il non voto al posto della scheda bianca. Insomma, il centrodestra non appare compatto così come si sperava.

Ore 12.18 Lega vota LA RUSSA
Aldo Cazzullo, sulla diretta del Corriere.it, rende noto che "la Lega vota LA RUSSA così, tutto maiuscolo". Un segnale per far vedere che i voti del Carroccio su Ignazio La Russa, a differenza di quelli di Forza Italia, ci sono.

Ore 12.12 - Fumata nera alla Camera
Come previsto, Montecitorio non ha eletto il presidente alla prima chiama. Serve il voto di almeno due terzi dei membri, ma a scrutinio in corso le schede bianche hanno superato di gran lunga il quorum richiesto. Tra i nomi votati Riccardo Molinari con 5 voti, Enrico Letta con 3, un voto per Angelo Bonelli, Alessandra Todde e Nicola Stumpo.

Ore 11.54 - Meloni, tutti in fila per un selfie
Giorgia Meloni alla Camera si presenta con tailleur nero, capelli raccolti in una coda. Attorniata dai compagni di partito e segue le votazioni per l’elezione del presidente. In tanti - assicura il Corriere della Sera - le si avvicinano per un selfie o per farsi scattare delle foto ricordo di inizio legislatura.

Ore 11.45 - Berlusconi: Discorso Segre mi è piaciuto molto
"Sì, mi è piaciuto molto, l'ho trovato molto ragionato, mi è davvero piaciuto". Così Silvio Berlusconi all'AdnKronos, uscendo dall'emiciclo del Senato e commentando il discorso di Liliana Segre.

Ore 11.37 - Meloni: Giorgetti? Non parlo dei nomi
"Non parlo della squadra di governo, l'ho gia' detto, per parlare di governo bisogna avere un incarico". Così Giorgia Meloni a chi le chiedeva se è stato stretto un accordo per il vicesegretario della Lega Giancarlo Giorgetti al ministero dell'Economia. Dopo aver partecipato al primo scrutinio per l'elezione del presidente della Camera, la premier in pectore è rientrata negli uffici del suo Gruppo a Montecitorio.

Ore 11.29 - Meloni: dopo Camere pronta la squadra
"Saremo pronti anche come squadra di governo". Così la leader di FdI Giorgia Meloni, parlando coi cronisti a Montecitorio, dopo aver confermato l'intesa nel centrodestra sulla presidenza del Senato e aver auspicato di chiudere velocemente anche alla Camera. 

Ore 11.14 - Fonti Lega a Repubblica: Molinari? Forse non lui
Probabilmente non sarà Riccardo Molinari, capogruppo uscente della Lega, il candidato del centrodestra alla presidenza della Camera: questp è quanto scrive Repubblica, che cita fonti del Carroccio. Fra le ipotesi sul tavolo Nicola Molteni o Lorenzo Fontana. Una decisione, quando la seduta di Montecitorio è in corso, non è ancora stata presa. Nel frattempo il centrodestra vota scheda bianca.

Ore 11.09 - Meloni: Anche su Molinari situazione tranquillissima
Giorgia Meloni fa sapere ai cronisti che anche sulla presidenza della Camera non ci saranno problemi, confermando che la carica andrà appannaggio di un leghista, vale a dire l’ex capogruppo Riccardo Molinari. "Anche qui la situazione è tranquillissima. Mi pare che l’indicazione sia Molinari e quindi punto a chiudere velocemente", assicura la leader FdI e premier in pectore.

Ore 10.52 - La Russa-Calderoli, l'abbraccio
Abbraccio tra Ignazio La Russa e Roberto Calderoli, dopo che quest'ultimo ha fatto il passo indietro: la partita per la presidenza del Senato è chiusa

Ore 10.48 - Liliana Segre: "Presiedo il Senato a 100 anni dalla marcia di Rom"
Liliana Segre ha parlato dell’emozione dovuta alla "circostanza casuale" del suo trovarsi sullo scranno più alto del Senato, "tempio della democrazia", a quasi 100 anni dalla marcia su Roma, che portò alla dittatura fascista e, successivamente, all’approvazione delle leggi razziali di cui lei stessa fu vittima da ragazzina. Parole, quelle della segre, accolte dal lungo applauso di tutto l'emiciclo.

Ore 10.44 - Liliana Segre cita Mattarella, il Papa e Napolitano
Inizia la seduta a Palazzo Madama. Liliana Segre, dal banco di presidenza, ha rivolto inizialmente un pensiero al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a Papa Francesco. Ha poi esordito citando parole di Giorgio Napolitano rimarcando "l’atmosfera agghiacciante della guerra che si sta combattendo alle porte dell’Europa".

Ore 10.28 La Russa: "Grazie a Calderoli per la generosità"
"Grande gesto di generosità di Roberto Calderoli che, come me, forse più di me poteva fare e avrebbe titoli per essere il presidente del Senato. Lo ringrazio per la sua scelta che è politica e gli rinnovo la mia amicizia e gratitudine": così Ignazio La Russa, commentando il passo indietro del collega leghista che dovrebbe spianare la strada per la sua elezione alla presidenza di Palazzo Madama. "È un segnale di compattezza del centrodestra", ha concluso.

Ore 10.20 Calderoli: "Accordo su La Russa, faccio un passo indietro"
"C'è l'accordo sul nome di  La Russa. Volentieri faccio un passo indietro per il bene del paese": così il leghista Roberto Calderoli, il cui nome era stato sostenuto dalla Lega per la Presidenza di Palazzo Madama, entrando al Senato. Tutto fatto, insomma, per La Russa?

Ore 10.12 Meloni: "Tutto procede bene, faremo velocemente"
Giorgia Meloni, premier in pectore, arrivando a Montecitorio, ostenta tranquillità nonostante le indiscrezioni relative alle frizioni della vigilia coin gli alleati: "Tutto procede bene. State tranquilli, faremo velocemente»", ha assicurato

Ore 09.58 Vittorio Sgarbi non c’è
Sul Corriere di oggi Aldo Cazzullo ha intervistato Vittorio Sgarbi, il quale ha annunciato che non sarà in Parlamento: "Sarà un’aula sorda e grigia", ha risposto al quotidiano di via Solferino.

Ore 9.38 - Lollobrigida: su La Russa c'è una maggioranza
"C'è una maggioranza". Così Francesco Lollobrigida all'entrata della Camera, prima della seduta inaugurale. "Io sono sempre ottimista, per essere pessimisti c'è sempre tempo" ha risposto alla domanda sulla possibile elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato.

Ore 9.24 Donzelli: segnale non buono non eleggere oggi al Senato
"Sarebbe un segnale non buono se oggi non riuscissimo a eleggere il presidente del Senato. Auspico che il centrodestra ci riesca, dimostrando di avere una maggioranza autonoma": così Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di FdI, ospite di Radio 24. Il ticket è La Russa-Molinari? "Auspico di sì ma non ho notizie di incontri e trattative di questa notte", conclude.

Ore 09.12 Attesa per il discorso di Liliana Segre
Ultimi preparativi al Senato per la prima seduta della XIX legislatura. Alle 10.30 la senatrice a vita Liliana Segre in veste di presidente, ruolo che compete alla senatrice più anziana presente, dirà che la seduta è aperta e pronuncerà il suo discorso. Terminato il suo intervento l'Aula verrà sospesa, per poi riaprire i lavori aperti ai 26 senatori subentranti, che verranno indicati dalla Giunta per le elezioni.

Ore 08.50 - Regolamento, dettagli, curiosità
Ai nastri di partenza la XIX Legislatura, la prima con 400 deputati e 200 senatori. Alle 10 inizia la seduta alla Camera, presidente Ettore Rosato, vicepresidente uscente più anziano. Mezz'ora dopo sarà la volta del Senato. Avrebbe dovuto presiedere l'aula Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica e componente più anziano dell'Assemblea (97 anni), ma sarà assente per motivi di salute, quindi la guida dei lavori spetta alla senatrice a vita Liliana Segre (92 anni). Dopo la costituzione dell'Ufficio provvisorio di Presidenza, della Giunta delle elezioni provvisoria e la proclamazione di deputati e senatori subentranti, si passerà alle votazioni per i presidenti dei due rami del Parlamento. Alla Camera oggi dovrebbero tenersi tre scrutini, in cui è necessario il quorum dei due terzi degli eletti al primo voto, e dei presenti al secondo e al terzo. Il centrodestra può contare su 235 seggi (il quorum è 267 considerando gli eletti). Probabile quindi che l'elezione avvenga domani, quando dal quarto scrutinio sarà sufficiente la maggioranza assoluta. Al Senato, invece, fin da subito è sufficiente la maggioranza assoluta degli eletti (104 su 206) nei primi due scrutini, dei presenti dal terzo. Al quarto scrutinio, da calendarizzare domani, si procederà col ballottaggio tra i due più votati.

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