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Andrea Crisanti fa a pezzi il suo Pd: "Non si può vivere in questo partito"

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"Sono uscito infuriato dall’Aula. Non ho nemmeno sentito il discorso di Ignazio La Russa". A voler dire la sua sull'elezione del fondatore di FdI alla presidenza ci si mette anche Andrea Crisanti, microbiologo, diventato volto noto dei salotti televisivi per oltre due anni e mezzo durante la pandemia, e neo eletto senatore tra le fila del Partito Democratico. Essendo, evidentemente, un neofita della politica, il virologo si è indignato per i presunti voti del suo partito al nuovo presidente del Senato. E si dice "scandalizzato" per questa elezione. Lo dichiara lui stesso, in un'intervista rilasciata a Repubblica. "Sarà perché sono un neofita, un ingenuo. Ma ora sono esterrefatto che non se ne parli nemmeno. È inconcepibile che non si faccia nemmeno una riflessione. Dopo una campagna elettorale di ‘o noi o loro’ succede questa cosa farsesca, che un esponente come La Russa venga eletto con una ventina di voti nostri. Lo trovo indecente".

 

 

Il motivo di tanta ostilità starebbe nel fatto che - secondo Crisanti - La Russa sia stato eletto "con i voti di coloro che avevano chiesto agli elettori un voto su principi ed ideali che non potevano essere più distanti da quelli di La Russa stesso". Ed ecco che la critica va al suo stesso partito, facendo così eco a tutte quelle voci che richiamano una riflessione all'interno del Pd. "Quello che è certo è che non si può vivere nel Pd con il sospetto che qualcuno abbia fatto una cosa del genere", Crisanti ci va giù pesante. E aggiunge: "Non possiamo lamentarci se poi gli elettori non ci votano più. Non si può chiedere il loro voto sulla base di principi poi disattesi. Sarà uno sfogo di un novizio ma se l’opposizione vuole rinnovarsi deve partire dalla coerenza dei comportamenti". 

 

 

 

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