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Governo, "sono una enormità". Ministri, perché Meloni "rischia al Senato"

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Giorgia Meloni è ufficialmente la prima presidente del Consiglio donna. La leader di Fratelli d’Italia ha accettato senza riserva l’incarico che le è stato conferito da Sergio Mattarella e ha presentato la lista dei ministri, che giureranno domani - sabato 22 ottobre - alle 10 nelle mani del presidente della Repubblica. Un governo-lampo, quello costruito dalla Meloni, che sa di dover correre per affrontare tutte le situazioni emergenziali che la attendono.

C’è però un dettaglio sulla squadra di governo che è stato messo in evidenza dagli analisti politici, a partire da Lorenzo Pregliasco: “I senatori al governo sono un’enormità, ben 9. Un rischio, visti i numeri della maggioranza al Senato. Peraltro mancano ancora viceministri e sottosegretari…”. I senatori ministri sono i seguenti: Urso, Zangrillo, Salvini, Bernini, Santanché, Ciriani, Calderoli, Musumeci e Casellati. La maggioranza di centrodestra è a quota 115 al Senato: potrebbe esserci il rischio di finire sotto durante le votazioni in Aula, se dovessero esserci defezioni per missioni all’estero o per impegni al ministero.

 

Un rischio che però non sembra preoccupare la Meloni, che anzi proprio nominando così tanti senatori ha dato l’ennesima prova di leadership: non teme di andare sotto, sicura com’è che la sua coalizione regga. Intanto Mattarella ha parlato dopo averle conferito l’incarico: “È stato necessario procedere velocemente anche in considerazione delle condizioni interne e internazionali che esigono un governo nella pienezza dei suoi compiti”.

 

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