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Lollobrigida frena Salvini: "Vediamo", l'ultimo fronte

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Francesco Lollobrigida, neo ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare, fedelissimo di Giorgia Meloni, frena Matteo Salvini che sta già scalpitando in materia di immigrazione e sul Ponte sullo stretto. "È legittimo fare proposte e ragionare poi insieme sulla fattibilità e sui tempi. Certamente quelle scritte nel programma comune sono priorità", afferma in una intervista a La Stampa. "Il ponte sullo Stretto? Vediamo, ci sono tante emergenze", "speriamo di riuscire a raggiungere tutti gli obiettivi del programma nei prossimi 5 anni" ma appunto, "compatibilmente con le tante emergenze che dobbiamo affrontare".

 

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Rispetto alle divisioni all'interno di Forza Italia, tra governisti e critici di Giorgia Meloni, il ministro minimizza: "C'è totale armonia tra noi. Non entro nelle questioni interne dei partiti. Io alle chiacchiere preferisco i fatti. E qui già se n'è prodotto uno. Domenica nel primo Consiglio dei ministri tutti gli interventi si sono concentrati su questo: procedere uniti, lavorare avendo in mente solo l'Italia e provare a stupire chi ci guarda con ostilità e pregiudizio".

 

 

 

Lollobrigida, infine, non vuole sentir parlare di continuità con il governo Draghi: "Noi siamo un governo di discontinuità. Ciò non vuol dire buttare all'aria ciò che di buono è stato fatto. Ho assistito al primo incontro di Meloni con Draghi. Appena ci siamo seduti Giorgia ha messo le cose in chiaro 'noi non voteremo la fiducia', poi per i rimanenti 59 minuti gli abbiamo illustrato le nostre proposte per l'Italia e alla fine garantito che senza chiedere nulla in cambio saremmo stati leali, probabilmente molto di più di altri che facevano parte della maggioranza. Draghi, è persona intelligente, credo che lo abbia notato. E quindi il passaggio di consegne è stata all'insegna della cordialità personale".
 

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