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Camera, la fiducia. "Quelle parole...": Boldrini sputa veleno sulla Meloni

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Oggi, martedì 25 ottobre, per Giorgia Meloni è il giorno della fiducia alla Camera. Il discorso alle 11 del mattino, il voto in serata a partire dalle 19. E c'è grande attesa per le parole della premier, il cui governo è costretto ad affrontare un drammatico momento per la crisi energetica ed economica. "Lavoreremo per tenere unito il Paese": sarà questo il senso del discorso della leader di Fratelli d'Italia. 

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Ore 15.04 Dalla Chiesa: "Meloni li ha asfaltati tutti"
E' stato un intervento molto importante, anche molto empatico e quando il premier ha parlato delle donne siamo saltate tutte in piedi. Lei ha parlato delle eroine del nostro Risorgimento, ha detto 'se io sono qui lo devo anche a loro'. Questo non era mai stato detto: guardando i banchi della sinistra, gli uomini sono rimasti tutti seduti, a parte 3-4 deputate. Invece andava dato un bel segnale, ho ragione io allora sul fatto che la solidarietà femminile non esista". Così a 9colonne la deputata di Forza Italia Rita Dalla Chiesa, commentando il discorso programmatico sulla fiducia del premier Giorgia Meloni. "Oggi - continua - Meloni ha parlato molto chiaro e c'era da alzarsi in piedi come abbiamo fatto noi e applaudire. Alcuni passaggi del suoi discorso sono stati bellissimi, come quello sulla mafia, sull'istruzione, sui diritti civili. Li ha asfaltati tutti".

Ore 15.02 Boldrini attacca la Meloni: "Discorso vago alla Camera"
Giorgia Meloni? “Non mi è piaciuto nulla del suo discorso in aula, è stato polemico, vago e sull'immigrazione senza linea politica. Non mi è piaciuto, non ho trovato motivi di ispirazione. Prosegue con la propaganda, non si è addentrata minimamente nelle questioni cruciali”. A dirlo, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, è la deputata Pd Laura Boldrini.

Ore 14.01 Anpi già all'attacco: "Da Meloni frasi di circostanza"
"Nulla di nuovo al di là delle parole di circostanza. Nessuna definitiva condanna del fascismo. Le leggi razziali del '38 nascono da una visione razzista che Mussolini esplicita nel 1920 contro gli slavi e che ricorre verso gli africani negli anni del colonialismo. La critica ai 'totalitarismi del 900' mette tutti nello stesso sacco, aggrediti ed aggressori. È un altro modo per annacquare le precise responsabilità del fascismo". Così il presidente dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo, commenta l'intervento alla Camera della premier Giorgia Meloni.

Ore 13.55 Paita (Iv-Azione): "Discorso vago della Meloni su temi economici"
''Importante la chiarezza di Giorgia Meloni sull'atlantismo e sulla guerra in Ucraina, sono parole che oggi rassicurano ma visti i recenti exploit di Forza Italia e Lega vigileremo con particolare attenzione. Bene anche il passaggio sul Reddito di cittadinanza: una sconfitta per chi può e deve avere la dignità del lavoro". Così la presidente dei senatori di Azione-Italia Viva Raffaella Paita. "Più che aprire la valigia dei sogni per i prossimi anni la neo premier dovrebbe però occuparsi del qui ed ora: nel suo discorso noto una certa vaghezza sui temi economici, sulle questioni energetiche e sul piano di sviluppo infrastrutturale per il Paese''. 

Ore 13.15 - Santanché: discorso Meloni, speranza per tutti gli italiani
"Un grande discorso, pieno di contenuti, e anche un discorso di speranza per gli italiani". Così all'Adnkronos il ministro del Turismo Daniela Santanchè al termine del discorso per la fiducia alla Camera del premier Giorgia Meloni. Sul passaggio in cui la Meloni ha citato i nomi delle donne del GOVERNO, la Santanchè ha osservato che "ha fatto quel passaggio su ognuna di noi che è stato pazzesco. Nessuno di noi poteva immaginare che la prima donna presidente del sconsiglio sarebbe stata una giovane donna di destra", ha poi concluso. 

Ore 13.01 - Salvini: un discorso bellissimo
"Bellissimo il discorso di Giorgia. Musi lunghi a sinistra, speranza e fiducia per gli Italiani. Ribaditi impegni su tasse, pensioni, lavoro, sicurezza, autonomia e riforme. Per quanto mi riguarda: sbloccare cantieri e opere pubbliche ferme e attese da anni, creando lavoro e ricchezza, sarà il mio impegno giorno e notte": queste le parole con cui Matteo Salvini ha commentato il discorso della premier in aula alla Camera.

Ore 12.49 - Il conteggio: oltre 70 applausi per Meloni
Oltre 70 gli applausi, 72 per la precisione, arrivati in alcune circostanze anche dai banchi delle opposizioni, e non solo da quelli della maggioranza di centrodestra, in occasione delle dichiarazioni programmatiche nell'Aula della Camera del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del voto di fiducia all'esecutivo.

Ore 12.28 - Bossi: può darsi duri cinque anni...
"Il programma che Meloni ha enunciato in Parlamento è un programma di legislatura. Può darsi che il suo governo duri cinque anni...". Questo il pronostico di Umberto Bossi, fondatore della Lega, che si ferma a scambiare alcune battute con i giornalisti nel cortile di Montecitorio, seduto sulla sedia a rotelle e con l'immancabile sigaro toscano in mano. Il Senatur dice che si tratta di un programma "lungo, c'è tanta carne al fuoco. Meloni ha sfiorato l'Autonomia...". Il neo deputato della Lega salviniana sospende il giudizio ma crede che il governo di centrodestra possa farcela fino al 2027: "Durerà cinque anni? Può essere di sì...".

Ore 12.16 - Al termine dell'intervento cori in aula "Giorgia, Giorgia"
La premier Giorgia Meloni ha appena terminato l'intervento programmatico nell'Aula della Camera e scatta il lungo applauso della maggiorazna e dei ministri del governo da lei guidato. E dai bnchi della maggioranza si leva il coro "Giorgia, Giorgia".

Ore 12.14 - Meloni cita Giovanni Paolo II
"Nel giorno in cui il nostro Governo ha giurato nelle mani del Capo dello Stato, ricorreva la memoria liturgica di Giovanni Paolo II. Un Pontefice, uno statista, un santo, che ho avuto il privilegio di conoscere personalmente. Mi ha insegnato una cosa fondamentale, della quale ho sempre fatto tesoro. "La liberta'" diceva "non consiste nel fare cio' che ci piace, ma nell'avere il diritto di fare cio' che si deve". Io sono sempre stata una persona libera, per questo intendo fare cio' che devo": così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiudendo il suo intervento alla Camera per la fiducia al governo.

Ore 12.12 - Mai arrendersi e arretrare
"L'obiettivo del governo sara' unico: sapere che abbiamo fatto tutto quello che potevamo per dare agli italiani una Nazione migliore. A volte riusciremo, a volte falliremo, ma state certi che non ci arrenderemo, non indietreggeremo, e non tradiremo le speranze che in noi sono state riposte", afferma la premier.

Ore 12.11 - Mai più Bibbiano
"Abbiamo assunto l'impegno di limitare l'eccesso di discrezionalita' nella giustizia minorile, con procedure di affidamento e di adozione garantite e oggettive, perche' non ci siano mai piu' casi Bibbiano, e intendiamo portarlo a termine", ricorda Giorgia Meloni.

Ore 12.09 - Mai simpatia per il fascismo
"Libertà e democrazia sono gli elementi distintivi della civiltà europea contemporanea nei quali da sempre mi riconosco. E dunque, a dispetto di quello che strumentalmente si è sostenuto, non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici. Per nessun regime, fascismo compreso", ha tagliato corto Giorgia Meloni.

Ore 12.07 - Disprezzo per i mafiosi
"La lotta alla mafia ci trovera' in prima linea. Da questo Governo, criminali e mafiosi non avranno altro che Disprezzo e inflessibilità", afferma Meloni.

Ore 12.03 - Non limiteremo mai diritti civili o aborto
"Diceva Montesquieu che La liberta' e' quel bene che fa godere di ogni altro bene". La liberta' e' il fondamento di una vera societa' delle opportunita'; e' la liberta' che deve guidare il nostro agire; liberta' di essere, di fare, di produrre. Un governo di centrodestra non limitera' mai le liberta' esistenti di cittadini e imprese. Vedremo alla prova dei fatti, anche su diritti civili e aborto, chi mentiva e chi diceva la verita' in campagna elettorale su quali fossero le nostre reali intenzioni", spiega Meloni alla Camera.

Ore 12.00 - Covid, mai più... Speranza
"L'Italia ha adottato le misure più restrittive dell'intero Occidente, arrivando a limitare fortemente le libertà fondamentali di persone e attività economiche, ma nonostante questo è tra gli Stati che hanno registrato i peggiori dati in termini di mortalità e contagi. Qualcosa, decisamente, non ha funzionato e dunque voglio dire fin d'ora che non replicheremo in nessun caso quel modello. L'informazione corretta, la prevenzione e la responsabilizzazione sono più efficaci della coercizione, in tutti gli ambiti. E l'ascolto dei medici sul campo è più prezioso delle linee guida scritte da qualche burocrate, quando si ha a che fare con pazienti in carne ed ossa": così la Meloni, prendendo le distanze dal metodo di Roberto Speranza e dei precedenti governi nella gestione dell'emergenza pandemica.

Ore 11.57 - Covid, non si può escludere nuova ondata
"Purtroppo non possiamo escludere una nuova ondata di covid o l'insorgere in futuro di una nuova pandemia. Ma possiamo imparare dal passato per farci trovare pronti", spiega la Meloni.

Ore 11.51 - "Saluto affettuoso a Papa Francesco"
"C'è un tema di povertà dilagante che non possiamo ignorare. Sua Santità Papa Francesco, a cui rivolgo un affettuoso saluto, ha di recente ribadito un concetto importante: 'La povertà non si combatte con l'assistenzialismo, la porta della dignità di un uomo è il lavoro'. E' una verità profonda, che soltanto chi la povertà l'ha conosciuta da vicino può apprezzare appieno", spiega Giorgia Meloni.

Ore 11.45 - "Reddito di cittadinanza un sconfitta"
"Vogliamo mantenere e, laddove possibile, aumentare il doveroso sostegno economico per i soggetti effettivamente fragili non in condizioni di lavorare: penso ai pensionati in difficolta', agli invalidi a cui va aumentato in ogni modo il grado di tutela, e anche a chi privo di reddito ha figli minori di cui farsi carico. A loro non sara' negato il doveroso aiuto dello Stato. Ma per gli altri, per chi e' in grado di lavorare, la soluzione non puo' essere il reddito di cittadinanza, ma il lavoro, la formazione e l'accompagnamento al lavoro, anche sfruttando appieno le risorse e le possibilita' messe a disposizione dal Fondo sociale europeo", afferma la Meloni mettendo nel mirino il sussidio grillino "Perche' per come e' stato pensato e realizzato, il rdc ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l'Italia, oltre che per se stesso e per la sua famiglia".

Ore 11.40 - "Basta incidenti sul lavoro"
"Dobbiamo orre fine alla tragedia degli incidenti, anche mortali, sul lavoro. Il tema, qui, non e' introdurre nuove norme, ma garantire la piena attuazione di quelle che esistono. Perche' come ha ricordato anche il sindacato - da ultimo con la manifestazione di sabato scorso -, non possiamo accettare che un diciottenne come Giuliano De Seta - e cito lui per ricordare tutte le vittime -, esca di casa per andare a lavorare e non torni mai piu'", afferma Meloni.

Ore 11.35 - Il ringraziamento alle figure Ue
"Permettetemi innanzitutto di ringraziare i vertici delle istituzioni comunitarie, il Presidente del Consiglio Charles Michel, la Presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, il Presidente di turno del Consiglio Petr Fiala, e con loro i tanti capi di stato e di governo che in queste ore mi hanno augurato buon lavoro. Ovviamente non mi sfuggono la curiosita' e l'interesse per la postura che il governo terra' verso le istituzioni europee. O ancora meglio, vorrei dire dentro le istituzioni europee", afferma la Meloni. "Perche' e' quello il luogo in cui l'Italia fara' sentire forte la sua voce, come si conviene a una grande nazione fondatrice. Non per frenare o sabotare l'integrazione europea, come ho sentito dire in queste settimane, ma per contribuire ad indirizzarla verso una maggiore efficacia nella risposta alle crisi e alle minacce esterne e verso un approccio piu' vicino ai cittadini e alle imprese", conclude.

Ore 11.31 - "Serve il sempiresidenzialismo"
"Siamo fermamente convinti del fatto che l'Italia abbia bisogno di una riforma costituzionale in senso presidenziale, che garantisca stabilità e restituisca centralità alla sovranità popolare. Una riforma che consenta all'Italia di passare da una democrazia interloquente ad una "democrazia decidente", afferma Giorgia Meloni alla Camera. "Vogliamo partire dall'ipotesi di semipresidenzialismo sul modello francese, che in passato aveva ottenuto un ampio gradimento anche da parte del centrosinistra, ma rimaniamo aperti anche ad altre soluzioni", aggiunge.  "Ma - ha avvertito - sia chiaro che non rinunceremo a riformare l'Italia di fronte ad opposizioni pregiudiziali. In quel caso ci muoveremo secondo il mandato che ci è stato conferito su questo tema dagli italiani: dare all'Italia un sistema istituzionale nel quale chi vince governa per cinque anni e alla fine viene giudicato dagli elettori per quello che è riuscito a fare".

Ore 11.29 - "Italia, la nave più bella del mondo"
"Siamo nel pieno di una tempesta, la nostra imbarcazione ha subito diversi danno e gli italiani ci hanno affidato il compito di condurla in porto: eravamo consapevoli di quello che ci aspettava, ma ci siamo battuto lo stesso per assumerci questa responsabilità, perché l'Italia con tutte le sue ammaccature rimane la nave più bella del mondo, a cui nulla à precluso": queste le suggestive parole scelte da Giorgia Meloni alla Camera.

Ore 11.28 - "Non cedere a ricatto energetico Putin"
"La guerra ha aggravato la situazione già molto difficile causata dagli aumenti del costo dell'energia e dei carburanti. Costi insostenibili per molte imprese, che potrebbero essere costrette a chiudere e a licenziare i propri lavoratori, e per milioni di famiglie che già oggi non sono più in grado di fare fronte al rincaro delle bollette. Ma sbaglia chi crede sia possibile barattare la libertà dell'Ucraina con la nostra tranquillità. Cedere al ricatto di Putin sull'energia non risolverebbe il problema, lo aggraverebbe aprendo la strada ad ulteriori pretese e ricatti, con futuri aumenti dell'energia ancora maggiori di quelli che abbiamo conosciuto in questi mesi", ha ricordato la Meloni.

Ore 11.25 - "Vicini al valoroso popolo ucraino"
"La libertà ha un costo, l'Italia continuerà ad essere partener del valoroso popolo ucraino che si oppone all'aggressione della Russia non soltanto perché non possiamo accettare la guerra ma anche perché è il modo migliore di fare il nostro interesse nazionale", ha affermato Giorgia Meloni.

Ore 11.21 - Forze armate, standing ovation per Meloni
Lungo applauso e standing ovation del centrodestra nell'Aula della Camera (si alzano in piedi anche i ministri) per le Forze armate, citate e ringraziate dalla premier Giorgia Meloni in un passaggio del suo discorso programmatico. "La Patria vi sarà sempre riconoscente", ha affermato Giorgia Meloni.

Ore 11.20 - "Grazie alle Forze Armate"
"Un ringraziamento alle donne e agli uomini delle forze armate che hanno sempre operato in contesti difficili. La Patria vi sarà sempre riconoscente", afferma Giorgia Meloni alla Camera.

Ore 11.17 - "Non vogliamo sabotare Ue"
L'obiettivo del governo "non è frenare o sabotare l'integrazione europea ma contribuire a indirizzarla verso una maggiore efficacia in risposta alle crisi", ricorda Giorgia Meloni.

Ore 11.15 - "Italia a pieno titolo parte dell'Occidente"
"L'Italia è a pieno titolo parte dell'Occidente e del suo sistema di alleanze: è stato fondatore Ue, dell'alleanza altantica, parte del G7 e culla insieme alla Grecia della civiltà occidentale e del suo sistema di valori, libertà uguaglianza e democrazia" e alle sue radici "classiche e giudaico-cristiane", afferma la premier.

Ore 11.13 - "Volete vigilare su di noi? Spendete meglio il vostro tempo"
A chi intende vigilare sul governo Giorgia Meloni manda un messaggio: "Possono spendere meglio il loro tempo. Faremo sentire la nostra voce senza mi auguro un concorso esterno", osserva nell'Aula della Camera. Il presidente del Consiglio, nel suo discorso per la fiducia, osserva che chi dall'estero dice di voler vigilare "manca di rispetto al popolo italiano che non ha lezione da prendere". Chiarissimi i riferimenti alla Ue e agli attacchi arrivati dalla Francia.

Ore 11.10 - "Al via un governo politico"
"Diamo vita a un Governo politico pienamente rappresentativo della volontà popolare". Intendiamo "essere maggioranza parlamentare e compagine di Governo per 5 anni, facendolo al meglio delle nostre possibilità, anteponendo sempre l'interesse della Nazione a quello di parte e partito. Non useremo il voto di milioni di italiani per sostituire un sistema di potere con un altro distinto e contrapposto", ha affermato Giorgia Meloni.

Ore 11.07 - "Il peso della prima donna premier" 
"Fra i pesi che sento gravare oggi c'è anche quello di essere la prima donna a capo del governo di questa Nazione". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le sue dichiarazioni programmatiche alla Camera. "Penso alla responsabilità che ho nei confronti di tutte quelle donne che affrontano difficoltà e ingiustizia per affermare il proprio talento ed apprezzati i loro sacrifici", ha aggiunto citando alcune delle donne che hanno lasciato il segno nella storia del nostro Paese.

Ore 11.04 - Meloni: grazie a Draghi e Mattarella
"La celerità di questi giorni era naturale e doverosa perché la situazione difficilissima in cui l'Italia si trova non consente di titubare e noi non lo faremo. Voglio ringraziare Mario Draghi che ha offerto tuta la disponibilità per un passaggio di consegne veloce e sereno nonostante il nuovo governo sia guidato dall'unico partito che era all'opposizione. Così è nelle grandi democrazie". E ancora: ""Un ringraziamento sincero va al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel dare seguito all'indicazione degli italiani non mi ha fatto mancare i suoi preziosi consigli", così Giorgia Meloni

Ore 11.03 - Meloni, chi voglio ringraziare
"Voglio ringraziare da subito chi si esprimerà in base alla proprie convinzioni, qualsiasi sia la scelta che farà". Così la premier Giorgia Meloni durante le dichiarazioni programmatiche alla Camera.

Ore 10.59 - Meloni alla Camera: gli applausi
Giorgia Meloni è arrivata alla Camera. La presidente del Consiglio è stata accolta dal presidente della Camera Lorenzo Fontana e da un lungo applauso al suo ingresso in Aula.

Ore 10.49 - Zaia, l'affondo: cosa mi preoccupa di questo governo
L'affondo di Luca Zaia contro i neonato governo Meloni: "Rispetto ai nuovi nomi dei ministeri mi preoccupano i contenuti, il Sud e Mare vuol dire che non esiste più il Nord Montagna, questo mi preoccupa". Così il presidente del Veneto, commentando il cambio delle denominazioni di alcuni ministeri da parte del nuovo esecutivo, il tutto nel corso di un'intervista a Radio Cortina. "Se Sud e Mare significa che il Mare deve essere orientato solo al Sud - ha aggiunto Zaia - mi preoccupa perché non sarebbe corretto. Non lo dico con una visione nordista ma con ua visione di difesa di tutti gli operatori dal mare a nord e sud, e per tutti coloro che vivono in condizioni di disagio ambientale, penso alle difficoltà di vivere in montagna, da nord a sud.  Spero che siano solo carte intestate perché se si traducono poi in interventi sperequati rispetto altre parti del paese allora sarebbe grave", ha concluso. 

Ore 10.23 - Malpezzi contro centrodestra
"Quello illustrato da Salvini è il programma della Lega o quello del centrodestra? La flat tax che hanno proposto è una legge iniqua e insostenibile che aumenterebbe le disuguaglianze che, invece, andrebbero contrastate. Salvini, tra l'altro, come primo atto da Ministro delle Infrastrutture, ha incontrato il comandante della Guardia Costiera, dimostrando quanto poco gli interessino i cantieri e quanto, invece, voglia usare un ministero strategico per tornare a occuparsi di immigrazione, facendo la solita propaganda. Più in generale, vogliamo capire in che modo affronteranno il tema dell'autonomia, come terranno il Paese unito. Vogliamo capire che cosa intendono quando parlano di cambiare gli assetti istituzionali. Ci preoccupa che il tema della natalità non sia affrontato nell'unico modo possibile, che dovrebbe essere quello di potenziare l'assegno unico. Noi crediamo che siano il ministero dell'economia o quello del lavoro che dovrebbero avere le deleghe perché è lì che troviamo le risposte e costruiamo le infrastrutture sociali per mettere in atto delle politiche che contrastino per davvero la denatalità". Questo l'affondo del presidente dei senatori Pd, Simona Malpezzi, intervenuta in mattinata a Radio anch'io.

Ore 10.01 - Zangrillo: nessun problema su fiducia
Sul voto di fiducia alle Camere di oggi e domani, "penso che non ci saranno problemi". Cosaì a Rtl 102.5 il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo. "Il centrodestra ha i numeri per ottenere la fiducia in entrambi i rami del Parlamento - ha aggiunto il ministro -. Credo che la vera sfida sia dimostrare che questo governo è capace di dare risposte ai problemi del paese, continuando ad avere un rapporto positivo e costruttivo con il Parlamento", ha concluso

Ore 09.45 - Salvini, la sfida: flat tax, via Fornero e stop sbarchi
"Dallo stop alla Fornero (pagina 10 del programma elettorale del centrodestra) alla pace fiscale (pagina 5), dalla Flat tax (pagina 5) al Ponte sullo Stretto (pagina 3), dalla difesa dei confini (pagina 7) al contrasto al traffico di esseri umani (pagina 7): è tutto nel programma di Governo premiato da milioni di italiani. La sinistra e i suoi giornali si rassegnino: con Giorgia e Silvio passeremo dalle parole ai fatti con buonsenso, fiducia e determinazione". Lo dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini. 

Ore 09.31 - Toti, la stoccata
"Noi Moderati non pretende nulla perché mi sembra che il momento del Paese non sia quello del calciomercato o peggio del mercato delle vacche. Noi chiediamo di poter dare un contributo al Governo e riteniamo di rappresentare una sensibilità importante nel Paese, poi sarà Giorgia Meloni a decidere", premette il governatore della Liguria, Giovanni Toti, interpellato al Tg1 Mattina su Rai 1. Dunque, aggiunge: "Credo che oggi l'unica cosa davvero simbolica sia vedere una donna dai banchi di Governo nel Parlamento della Repubblica chiedere la fiducia alle Camere, è la prima volta che avviene nella storia repubblicana e anche del Regno d'Italia, già di per sé la giornata è importante. Meloni si sta muovendo con grande prudenza, anche superiore rispetto a qualche alleato di Governo. Mi auguro ovviamente di vedere nel suo discorso alla Camere una prospettiva e le riforme", conclude Toti con la stoccata agli alleati di centrodestra.

Ore 09.12 - Indiscrezioni: discorso di 45 minuti
Secondo quanto trapela, il discorso di Giorgia Meloni alla Camera durerà 45 minuti.

Ore 08.58 - Meloni, da chi è stata aiutata per il discorso
Secondo il Corsera, "per scrivere il suo intervento ha chiesto la collaborazione di alcuni colleghi di governo, che le hanno trasmesso i loro contributi. Ma c’è un passaggio che ha scritto di suo pugno: entrando a palazzo Chigi ha compiuto un passo storico e la presidente del Consiglio lo valorizzerà con toni enfatici, dedicandolo «a tutte le donne d’Italia». Non lo descriverà come un punto di arrivo ma come «un ulteriore passo nel difficile processo di affermazione» della parità di genere", coinclude il quotidiano di via Solferino.

Ore 08.48 - Cosa dirà Giorgia Meloni
Testa alta in Europa e conti in equilibrio: ecco i due punti cardine dell'intervento di Giorgia Meloni oggi a Montecitorio. Su Libero, in un retroscena a firma di Fausto Carioti, le anticipazioni del manifesto del programma. Il presidente del Consiglio illustrerà i piani della legislatura: "l'Italia resterà nell'Ue, difendendo i propri interessi. Pieno sostegno all'Ucraina contro l'invasione della Russia di Vladimir Putin. Responsabilità sulla spesa pubblica.

Ore 08.30 - Calenda: giudicheremo in base ai fatti
Il leader di Azione, Carlo Calenda, in una intervista al "Foglio - Inserto" spiega che " il Governo lo giudicheremo sulle cose che farà. E questo sarà l'approccio che terremo. L'approccio che non terremo è quello di dire: questo e' un Governo di fascisti che vuole distruggere i diritti in Italia'. Perche' e' un approccio che non serve assolutamente a nulla", rimarca Calenda

Ore 08.12 - Urso: gli imprenditori sono eroi
"Chi fa impresa oggi in Italia è un eroe e va sostenuto e premiato, non ostacolato o disturbato. E aver chiamato il Mise con il nuovo nome di Ministero delle imprese e del Made in Italy significa innanzitutto porre finalmente al centro della politica del Governo l'azione di supporto, facilitazione, tutela e accompagnamento delle attività produttive italiane". Così in un'intervista a QN il neo ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso

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