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Luca Ricolfi: "Il mio amico di sinistra che ha votato la Meloni"

 Luca Ricolfi

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Sarà pure "paradossale" ma quello che "sta succedendo è che la sinistra crede o finge di credere che la destra voglia manomettere la Costituzione, mentre quel che sta succedendo è che - con la battaglia sul merito - il governo sta scippando alla sinistra la difesa della Costituzione nel suo punto più alto ed egualitario, l'articolo 34 sui capaci e meritevoli". Luca Ricolfi, sociologo e politologo dell'Università di Torino, presidente della Fondazione Hume, in una intervista a ItaliaOggi, parla di una "mutazione genetica" di valori che una volta erano considerati di sinistra e che ora sono di destra.

 

 

"Era già successo con la difesa dei deboli e con la libertà di espressione, due bandiere di sinistra che da tempo sono state raccolte dalla destra. Ora tocca al merito", prosegue Ricolfi. Tanto che l'emancipazione attraverso la cultura, vessillo della sinistra, "la sinistra non lo pensa più". Anzi, "pensa il contrario: la cultura alta è di classe, e serve a discriminare i ceti popolari. Di qui una sistematica opera di degradazione dei contenuti culturali, e una folle corsa ad abbassare l'asticella della promozione, che danneggia proprio gli ultimi".

 


Ma l'evidenza di questa mutazione genetica dei valori, Luca Ricolfi, la dimostra con un "aneddoto" davvero molto significativo: "Ho chiesto a un amico che cosa aveva votato, e sa la risposta? 'Ho votato Meloni perché sono di sinistra'".

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