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Pd, il transfugo confessa: "Chi guiderà la sinistra dopo la scissione"

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Ha lasciato il Pd ed è passato con il Terzo Polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi, Giosi Ferrandino, già sindaco di Ischia e ora europarlamentare. E giura l'interessato, sarà il primo di una serie: "I mal di pancia sono sempre più numerosi ed evidenti. Il progetto cui ho aderito - voglio specificare - è quello di Renew Europe, il gruppo europeo di cui fanno parte tanto Italia viva quanto Azione. Il medesimo che molto presto verrà declinato in Italia attraverso la federazione ufficiale del Terzo polo", dice in una intervista a Il Giornale.

 

 

Di più. Il rischio di scissione dei dem di cui ha parlato il sindaco di Firenze Dario Nardella "esiste. Il Pd, dopo ogni sconfitta, parte con l'analisi interna. Quella attraverso cui si afferma sempre che è necessario un cambiamento radicale. Poi però non cambia nulla", prosegue Ferrandino. "Ho deciso di andare via dopo le ultime due direzioni nazionali: siamo ancora al punto in cui non è noto né quando né come si svolgerà il congresso. Poi è stata aggiunta questa parola: Costituente. Ma costituente di cosa? In che senso?".

 



Insomma, conclude l'ex piddino, "se continua così, sarà Giuseppe Conte a guidare l'area di sinistra nel prossimo futuro. Il prossimo congresso del Pd sarà tutto centrato su questa discussione: cedere o no alla leadership del Movimento 5 Stelle all'interno di una coalizione? Lo stesso capo grillino ha dichiarato che inizierà a dialogare con i dem subito dopo il congresso... . Sarà uno scontro tra chi vuole schiacciarsi sui pentastellati e chi, come Stefano Bonaccini, vorrebbe una proposta riformista. Il secondo però non è ancora sceso in campo, mentre i primi - ne sono abbastanza certo - hanno dalla loro la maggioranza dei numeri congressuali".

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