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Reddito di cittadinanza, ecco quanti sono gli assunti: disastro-M5s

Giuseppe Conte

Michele Zaccardi
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Era gennaio 2019 quando il governo Conte I varava la norma che avrebbe dovuto abolire la povertà in Italia. Si trattava del decreto numero 4: nasceva il Reddito di Cittadinanza. Cavallo di battaglia della campagna elettorale di Di Maio e soci, il sussidio grillino, stando alle dichiarazioni degli esponenti del Movimento 5 stelle, doveva servire anche a creare lavoro. Ha funzionato? Per niente. Se si escludono infatti i 3mila "navigator", improvvisate figure professionali assunte a termine proprio per trovare un impiego ai percettori del reddito, e che peraltro ora sono a spasso (i contratti erano triennali e sono scaduti), in due anni, tra il 2019 e il 2020, i disoccupati che hanno trovato lavoro grazie al sussidio sono stati 536. Esatto, non uno di più.

IL RAPPORTO - Il numero è contenuto nel rapporto sulla gestione dell'Inps nel 2020 del magistrato della Corte dei conti, Antonio Buccarelli. Per capire come si è arrivati a questa cifra bisogna fare un passo indietro. La legge che istituisce il reddito contiene una norma che consente a chi assume un percettore del sussidio, ovviamente con contratto regolare, di ottenere un credito di imposta. In pratica, l'imprenditore può portare in compensazione con le tasse che deve pagare l'importo residuo del Reddito. Facciamo un esempio.

 

 

Un'azienda assume un disoccupato che percepisce da sei mesi 600 euro grazie alla card del Reddito di Cittadinanza. Siccome il sussidio ha durata massima 18 mesi, l'impresa può ottenere 7.200 euro in credito di imposta (ovvero 600 euro moltiplicato 12). Insomma, un bello sconto, che farebbe gola a tutti i datori di lavoro. Così, per sapere quanti sono i percettori del Reddito a cui è stato fatto un regolare contratto di lavoro basta vedere quanti sono i crediti di imposta erogati.

Il dato, in possesso dell'Agenzia delle Entrate e riportato nella relazione della Corte dei conti, è impressionante. Nel 2020, a fronte di 3 milioni 693mila percettori del reddito, le istanze accolte per ottenere il credito d'imposta sono state 254, lo 0,0068%. L'importo complessivo è pari a un milione e 244mila euro, ovvero in media 4.897 euro per ogni posto di lavoro.

 

 

MAGRO BOTTINO - Certo, si dirà che il 2020 era l'anno della pandemia e che i dati sono viziati dai lockdown e dalla crisi economica. Vero, peccato però che i numeri del 2019 ci sono e sono perfettamente in linea con quelli del 2020. Come riporta Milano Finanza, l'anno in cui il reddito è stato introdotto le domande per ottenere il credito di imposta accolte sono state 282. In totale, quindi, tra il 2019 e il 2020 ci sono state solo 536 assunzioni. Un numero insignificante a fronte della montagna di risorse destinate a finanziare il Reddito di Cittadinanza. Nei primi tre anni, dal l'aprile 2019, quando è stato staccato il primo assegno, al 2021, il sussidio, compresa anche l'integrazione della pensione, è costato quasi 20 miliardi di euro, per la precisione 19,83 miliardi.

In totale, è stato erogato a 4,65 milioni di persone, circa 2 milioni di famiglie, per un importo medio di 546 euro. Soltanto l'anno scorso il Reddito è costato alle casse dello Stato 8,79 miliardi di euro. 

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