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Mezz'ora in più, la profezia con cui Tajani smaschera la Francia: "Nel 2050..."

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Risponde per le rime Antonio Tajani. Il ministro degli Esteri, ospite di Lucia Annunziata a Mezz'ora in più, non le manda a dire alla Francia. E nella puntata di domenica 13 novembre su Rai 3, tuona: "Qual è il porto sicuro? Sembra i porti sicuri siano solo italiani, ma c’è anche il porto tunisino, maltese e francese. Non è scritto da nessuna parte che tutti debbano venire in Italia. Non siamo la porta d'ingresso dell'Europa", ha detto sottolineando come gli italiani abbiano "sempre accolto immigrati di tutti tipi" mostrando sensibilità sulle questioni umanitarie. "Siccome queste persone vogliono venire in Europa, l'Italia non può da sola farsi carico di questo problema". 

L'attacco, oltre che a Parigi, è alle ong. Per l'esponente di Forza Italia "il tema delle migrazioni va affrontato oggi perché nel 2050 in Africa ci saranno 3 miliardi di abitanti" e "se non lo affrontiamo oggi come Europa combattendo il cambiamento climatico e la fame avremo milioni di persone che si sposteranno", quindi "deve intervenire l'Europa con un piano Marshall e una strategia di breve termine". Da qui la richiesta di elaborare una strategica comune. L'Europa - prosegue - "non deve occuparsi solo di contrasto all'immigrazione illegale, ma serve anche un lavoro a lungo termine per risolvere il problema alla radice".

La soluzione? "Noi siamo favorevoli a riformare il memorandum con la Libia. E serve una linea più dura nei confronti dei trafficanti degli esseri umani". In ogni caso anche il ministro spera che con la Francia "si debba chiudere una polemica che non è partita da noi". Per ora però "non è previsto" un colloquio tra Giorgia Meloni e Emmanuel Macron a margine del G20 a Bali, "ma lasciamo loro il tempo di arrivare in Indonesia".

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