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Giorgia Meloni, "le sue pupille...": orrore sinistro, chi la sfregia

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Giorgia Meloni? "Mi inquietava nella fisionomia a causa della sua predisposizione all'attacco che aveva nella postura delle pupille, avevi la sensazione che quelle pupille fossero pronte a venirti addosso e morderti”.

Parola e licenza poetica, se così si può dire, di Nichi Vendola. L'ex governatore della Puglia, voce dell'ultra-sinistra tra le più accreditate negli anni Duemila prima del tramonto politico, attacca la premier ospite di Un Giorno da Pecora a Rai Radio 1. Ma incalzato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, ne ha anche per Luigi Di Maio. "Alle ultime elezioni ho votato per l'alleanza tra Verdi e Sinistra Italia ma quando ero in cabina e ho visto questi simboli, ho visto il nome di Luigi Di Maio, col suo lessico 'fru fru', mi è venuto un brivido nella schiena". "Ora Mario Draghi sta cercando di riesumarlo, ma - prosegue Vendola - devo dire di non aver mai visto la trasformazione da rivoluzionario a cortigiano come è avvenuto nella sua carriera politica".

 

 

 

 



Immancabile un affondo sul governo anche sul tema di diritti e famiglia. "L'indicazione genitore 1 e genitore 2 sui documenti per me è un dramma, non so chi sia il primo o il secondo tra me e mio marito, c'è una gerarchia in queste definizioni. E' una polemica davvero astiosa, con uno come Salvini che vuole venirmi a citofonare a casa e dirmi che sui documenti devo mettere padre e madre". E il Pd? "Le primarie sono un grande rito esorcistico, un modo per non affrontare il problema. Il Pd è a rischio estinzione. E' un atto esorcistico ormai, non si capisce quale sia la sua ragione sociale. Ho stima e affetto per Elly Schlein, stima per Bonaccini e De Micheli ma per come si stanno configurando le primarie - conclude l'ex governatore - non saranno una resurrezione ma diventeranno una fiction".

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