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Weber, il sondaggista bastona il Pd: "Non interessa a nessuno"

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E venne il giorno dell’assemblea Pd. “Che clima si respira? Di assoluto disinteresse”: parole severe ma giuste, quelle di Roberto Weber, uno dei più noti sondaggisti italiani che attualmente ricopre il ruolo di presidente dell’Istituto Ixè. Intervistato da Il Giorno, il triestino ha fatto una lucida analisi di quanto sta accadendo a sinistra: “La sensazione è che la sorte del Pd e del suo congresso interessi poco e a pochi”.

 

 

A trarne vantaggio sarebbe proprio chi governa il Pd: “A loro va bene che tutto si svolga sottotraccia perché così funzionano meglio i giochi di corrente. Loro lo sanno già come andrà a finire. In ogni caso, i candidati oggi in campo non manifestano alcuna discriminante forte, non c’è una personalità diversa dall’altra, non c’è un progetto di partito e di società tra cui distinguere. Il rischio è che il Pd sprofondi lentamente, in maniera quasi indolore. Prima 15%, poi 14%, poi 13% fino all’irrilevanza. E sarebbe un problema per il Paese”.

 

 

Weber ha poi parlato più nel dettaglio dei vari candidati alla guida del Pd: “Bonaccini sa gestire il conflitto in Emilia Romagna, ma fuori, in Italia, al Sud, è in grado di farlo? Saprebbe parlare di autonomia differenziata in Sicilia, lontano dalla tranquillizzante dimensione economica emiliana? Ne dubito. Schlein non è in grado di parlare a quelli che sono fuori dal circuito, ai non rappresentati. Nardella è un grande sindaco, ma è il portatore di una visione provinciale”.

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