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Andrea Crisanti, ora si passa agli insulti: "Zaia? È malvagio"

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"Luca Zaia è malvagio. Non c'è altra spiegazione". Il professore di microbiologia Andrea Crisanti, dopo aver letto le intercettazioni del governatore del Veneto, non trova altra parola per definire il governatore del Veneto. Luca Zaia è malvagio perché a suo dire ha tramato per farlo fuori. Ma alla fine Crisanti si è fatto fuori da solo. E ora passa pure agli insulti contro Zaia. Il ricercatore ha infatti lasciato l’incarico all’università di Padova spiegando a Fabio Tonacci che lo ha intervistato per Repubblica che nelle carte dell'inchiesta padovana sui tamponi rapidi comprati dal Veneto, nata da un suo esposto "sono venute fuori delle circostanze inaspettate che secondo il mio avvocato configurano reati". "Voglio avere le mani libere per tutelarmi legalmente senza mettere in imbarazzo l'Ateneo, che collabora con la Regione", ha spiegato il senatore dem che precisa: "da quando sono stato eletto sono in aspettativa, però era opportuno lo stesso dimettermi". 

 

Quanto al "malvagio" Zaia, nelle intercettazioni depositate agli atti e rivelate da Report, il governatore - che non è indagato - parlando con Roberto Toniolo, direttore di Azienda Zero, l'ente della Regione Veneto che si occupa della gestione della sanità, dice di avere Andrea Crisanti "nel mirino" e di volerlo "mandare a schiantare". Quanto basta all'ex prof per chiedere le anche le sue dimissioni: "Che un presidente della Regione utilizzi tutta la sua forza e le sue leve per danneggiare in maniera illecita chi sta cercando di metterlo sulla giusta strada a me pare di una gravità inaudita. Cosa siamo diventati, la Repubblica delle banane? Se fossimo in Inghilterra Zaia sarebbe costretto a dimettersi". 

 

Anche perché Crisanti dice al giornale online Mow di essersi reso conto, dall'accesso agli atti, che non si tratta di un caso isolato. "In altre occasioni il presidente del Veneto parla di me al telefono con fare intimidatorio", puntualizza. "È l’orchestratore di una campagna di diffamazione e discredito nei miei confronti, nonostante io abbia lavorato per la Regione e abbia preso posizioni decise proprio per salvaguardare la Regione stessa e soprattutto i pazienti e i cittadini del Veneto”. "Io sono una persona onesta e incorruttibile", continua Crisanti, "non sono mai sceso a compromessi e quando, nell’ambito del contrasto alla pandemia da Covid-19, c’era da rilevare ciò che non andava, l’ho sempre fatto”. Per questo si rivolgerà agli avvocati. “Se esiste un’ipotesi di reato inseguirò Zaia fino alla fine del mondo, e con tutti i mezzi a mia disposizione, per inchiodarlo a qualsiasi responsabilità dovesse emergere. Questo regime intimidatorio nel Veneto deve finire”.

 

 

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