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Pd, quanta incoerenza: l'ambiguo appoggio ai dem all'Ucraina

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Iuri Maria Prado
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Non serviva arrivare ai voti contrari e alle astensioni per capire ciò che era chiarissimo già a poche settimane dall'inizio della guerra all'Ucraina: vale a dire che la sinistra assai malvolentieri si è costretta a dare appoggio alle iniziative di aiuto anche militare in favore degli aggrediti, assai malvolentieri ha rinunciato a condividere completamente e dichiaratamente, anziché solo con supercazzole equilibriste e ambigue comparsate alle manifestazioni arcobaleno, il collaborazionismo pacifista dei 5 Stelle, e infine assai malvolentieri ha dovuto tenere il coperchio pigiato sul pentolone dei veri sentimenti e risentimenti di partito che in ben altra direzione si sarebbero sfogati se solo avessero potuto.

Persino il Papa è stato più chiaro sul diritto degli aggrediti di difendersi con le armi: dolendosi del fatto che essi siano stati costretti a ricorrervi anziché dedicarsi alla vita che meriterebbero, ma riconoscendo in tal modo che quella doverosa resistenza armata è stata imposta dal gesto non solo astrattamente condannabile, ma concretamente da contrastare, dell'aggressore.

Un riconoscimento esplicito - si immagina quanto faticoso da parte del Papa, per le implicazioni che determina cui la sinistra non si è mai nemmeno accostata. Che dunque su quel fronte si registrino defezioni e insubordinazioni non è contraddittorio: è il lavoro della realtà che ribolle e spinge sotto quel coperchio sempre meno a tenuta.

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