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Majorino, Licia Ronzulli: "Calabria? Delirio propagandistico"

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Il caso Majorino chiude definitivamente la corsa alla Regione Lombardia del centrosinistra. La frase incriminata che il candidato alla presidenza si è lasciato scappare ai microfoni di "Detto da voi" di Caterina Collovati  su Telelombardia, non lascia spazio a interpretazioni: "La Lombardia è il classico esempio di una Regione che deve tornare a ripartire, ad andare più velocemente. Regione Lombardia non è la Calabria, è una Regione che ha grandi potenzialità, un sacco di gente che si dà da fare, ha tante persone nel territorio impegnate in progetti sociali e culturali". Insomma la Calabria finisce nel mirino di Majorino. Immediatamente il governatore della Calabria, Occhiuto ha chiesto che Majorino, dopo questa uscita, lascia immediatamente la politica: "Questo", dice Occhiuto, "è proprio scemo. Ecco come simili personaggi disprezzano il Sud. Questo è un tale che si chiama Pierfrancesco Majorino, è candidato alla Regione Lombardia ma è soprattutto un cretino, perché non sa che anche la Calabria, come la Lombardia, ha tante opportunità, tante possibilità, e ha tante persone che vanno a lavorare e che meritano rispetto. Meritano anche il suo rispetto, lui non lo sa perché evidentemente è proprio un cretino. Quindi, Majorino", ha concluso Occhiuto, "come dicono i miei amici lombardi, lascia stare la politica, va a lavurà".

 

Durissima anche la presa di posizione della capogruppo al Senato di Forza Italia, Licia Ronzulli: "Il signor Majorino, nel suo delirio propagandistico, discrimina una regione intera e svela il vero volto della sinistra: sostiene di essere contro l’autonomia differenziata, ma in realtà è il primo ad offendere quelle zone del Paese che più di altre meritano di ottenere slancio, occasioni e risorse, proprio grazie al provvedimento del centrodestra. Un candidato così è inadatto a governare la Lombardia, non solo per manifesta incapacità, ma anche perché manca di rispetto alla Calabria, ai suoi cittadini e a tutti coloro che sono stati costretti ad emigrare al Nord per lavorare. Dimentica, il candidato della sinistra, che qui da noi ci sono tantissimi Calabresi, tantissimi meridionali, che hanno fatto grande la nostra terra. E se oggi la Lombardia è la regione più produttiva del Paese, la locomotiva d’Italia, è anche grazie a chi ha lasciato la sua terra, i suoi affetti, le sue radici, per venire qui a dare una mano e a renderci orgogliosi di ciò che siamo e di ciò che possiamo esibire anche all’estero". 

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