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Case green, FdI: "La sinistra vota contro l'Italia", cosa ci aspetta

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La Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia del Parlamento europeo (Itre) ha approvato la relazione sulle case green. Il testo è stato approvato con 49 voti favorevoli, 18 contrari e 6 astenuti. Parte del pacchetto Fit for 55, la direttiva della Commissione prevede la ristrutturazione energetica per gli edifici che hanno le peggiori prestazioni. La proposta della Commissione prevede che gli edifici in classe G (la peggiore), passino in classe F entro il 2027 e in classe E entro il 2030. Secondo la posizione appena approvata dal Parlamento, l’eurocamera chiede misure più restrittive, con l’approdo in classe D entro il 2033.

 

A cambiare, sarebbero le modalità di classificazione. Secondo le norme previste dalla relazione approvata dal Parlamento, ogni Stato dovrebbe indicare in classe G il 15 per cento degli edifici con le prestazioni peggiori, a prescindere dalla reale efficienza energetica dell’edificio. L’idea alla base è che, in questo modo, ogni Stato membro avrà una quota di edifici da efficientare, in una sorta di norma che obblighi ogni Paese a migliorare una quota percentuale di immobili uguale agli altri. La relazione dovrà ora essere votata nella sessione plenaria di Strasburgo per poi poter essere portata ai tavoli di negoziazione fra le istituzioni Ue. Ma questo passaggio potrebbe avvicinare gli italiani a una vera epropria batosta sul portafoglio. E così il centrodestra chiede che la norma venga rivista. "La sinistra vota contro gli interessi dell’Italia in Europa sulle case Green. Un provvedimento ingiusto e sbagliato. Tutti vorremmo che le nostre abitazioni avessero il massimo dell’efficientamento energetico, ma non si può costringere nessuno a indebitarsi per farlo. Questa norma non ti tiene conto di troppe questioni. È ideologica e non realizzabile. La specificità del tessuto immobiliare italiano non consente di raggiungere questi risultati nei tempi che l’Europa vorrebbe imporre. Durante il passaggio al parlamento dell’Ue ci batteremo perchè questa norma venga annullata o radicalmente modificata perchè così com’è è irricevibile", ha affermato il Presidente della Commissione Ambiente della Camera Mauro Rotelli, di Fratelli d’Italia. 

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