Ombre rosse

Schlein, Vendola in pressing su Elly Schlein: "Pace e disarmo"

Con la vittoria di Elly Schlein alle primarie dem, diversi ex esponenti di sinistra si sono rifatti vivi. Tra questi Nichi Vendola che, in un'intervista al Giorno, ha detto: "Questo cambio imprevisto al vertice del Pd è una cosa buona su cui investire. Lo dico da militante di un altro partito, cioè Sinistra italiana. Spero che con la nuova leadership democratica il “processo costituente” della sinistra del futuro possa cominciare davvero". 

 

 

 

Secondo lui, però, è fondamentale che la nuova segretaria metta due cose in cima alla sua agenda: "Considero cruciale rimettere al centro di questo impegno due parole marginalizzate e neglette: pace e disarmo. Senza queste due parole è difficile persino nominarlo, il futuro. La sinistra ha il dovere di contrapporre alla visione distopica della bomba atomica la profezia della pace".

 

 

 

In ogni caso Vendola sembra avere fiducia nella Schlein: "Lei è innanzitutto l’espressione di una nuova generazione, di un nuovo linguaggio, di un nuovo paradigma della sinistra. Il suo pathos, la sua fisicità, la sua narrazione, tutto questo appare come una rottura profonda con l’immagine desolante di un Pd specchio dell’establishment: un partito malato di moderatismo e governista fino allo spasimo". Il suo compito, comunque, non sarà facile: "Elly rappresenta una sfida seria e difficilissima, direi quasi acrobatica e contronatura, rispetto all’attuale organizzazione del corpo democratico. Non si tratta solo di liberarsi dagli artigli dei cacicchi locali e dei signori delle tessere, e di purificarsi dalle degenerazioni trasformistiche o familistiche che macchiano la vita del Pd: si tratta soprattutto di ricostruire una visione e una prassi politica fondate sulla critica radicale del mondo che abitiamo, della sua forma economico-sociale, del moderno cannibalismo che produce".