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Autonomia, la mossa di Calderoli per disinnescare la sinistra

Brunella Bolloli
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Si chiama Clep e sta per Comitato per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni, terreno di scontro tra maggioranza e opposizione in materia di Autonomia, cavallo di battaglia della Lega di Matteo Salvini, materia di cui è dominus indiscusso il ministro Roberto Calderoli. Ora, la notizia è che proprio il titolare degli Affari Regionali, a capo della cabina di regia costituita con la legge di bilancio per il 2023 per predisporre i Dpcm che definiranno i famigerati Lep, ha nominato 61 saggi«tra le massime autorità del campo amministrativo e accademico, del diritto costituzionale, europeo ed internazionale, dell’economia e della matematica». Presidente del Clep è stato nominato Sabino Cassese, già giudice della Corte Costituzionale; tra i componenti ci sono l’ex premier Giuliano Amato, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e il numero uno dell’istat Gian Carlo Blangiardo, oltre all’ex senatrice Pd Anna Finocchiaro, all’ex presidente della Camera Luciano Violante, proseguendo con gli ex ministri Enrico La Loggia e Paola Severino, per non parlare di consiglieri di Stato e illustri professori di Diritto.

 

 

 


Per la sinistra, però, con questi gruppo «il Parlamento viene esautorato», ha attaccato Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra in commissione Affari costituzionali alla Camera. «Il progetto “Spacca Italia” è devastante nei suoi contenuti ma anche nel metodo, noi non lo accettiamo e accusiamo Calderoli e Giorgia Meloni di volere un’Italia fuori dalla Costituzione», ha aggiunto.

 

 

 

 

In verità, per Calderoli, la squadra dei 61 saggi scelti senza tenere conto del colore politico ma in base alle rispettive competenze, è in sé una “mini -costituente” nata con il compito di «individuare finalmente quei diritti civili e sociali che il cittadino italiano può pretendere dai vari soggetti costituenti la Repubblica italiana». Inoltre la protesta di Zaratti pare isolata: non si sono levate altre voci critiche dal centrosinistra.

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