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Lollobrigida contro il reddito grillino: "A lavorare nei campi"

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Il contesto è quello del Vinitaly, la fiera del vino in Veneto, presente anche Luca Zaia, oltre agli oltre 4mila produttori che animano la 55esima edizione dell'avvenimento. E non poteva non essere presente il ministro dell'Agricoltura e sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, il quale si spende in un intervento di fuoco.

L'esponente di Fratelli d'Italia annuncia di voler continuare la sua battaglia sulle etichette contro l'Irlanda, dunque annuncia di voler aumentare il coordinamento all'estero. Dunque assicura che il governo darà risposte e aiuti a chi, dalle terre del vino così come in tutta l'agricoltura, chiede manodopera.

Ed è proprio parlando di manodpoera che Lollobrigida si scatena in un durissimo attacco al reddito di cittadinanza, il sussidio grillino che, pian piano, il governo sta smantellando. "C'è bisogno di immigrazione legale e il primo nemico è quella illegale e c'è bisogno di combattere i clandestini", pemette il ministro. Dunque aggiunge che per ora l'esecutivo non pensa alla riapertura del decreto flussi, ma in futuro "c'è la volontà di organizzarli seriamente cercando di rapportarci con le nazioni di provenienza dei migranti, facendo informazione e formazione ma prima di fare questo dobbiamo mettere tutti gli italiani che sono in condizione di lavorare di farlo perché voglio lanciare una messaggio chiaro lavorare in agricoltura non è svilente". Ed è a questo punto che Lollobrigida, tra gli applausi, attacca: "Lo dico a chi è sul divano mentre prende il reddito di cittadinanza".

Insomma, il messaggio è chiarissimo: chi ha il reddito grillino vada a lavorare dai campi. Parole, quelle di Lollobrigida, accolte con calore dalla platea. Infine, il ministro annuncia azioni coordinate sul fronte della promozione internazionale: "Difendiamo la cultura, il lavoro, la storia, la tradizione, il benessere, la qualità e proviamo a farlo anche a Vinitaly. Verona è un'eccellenza e la regione Veneto corre più di altre ma dobbiamo cercare di allineare tutto il sistema Italia perché non c'è niente di più forte del marchio Italia", ha concluso Francesco Lollobrigida.

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