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Berlusconi, le voci: "Risponde alle terapie, ma rischio cascata di processi infiammatori"

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Dopo il terrore e la paura, adesso è arrivato il momento del vento della speranza. Silvio Berlusconi, ricoverato da due giorni al San Raffaele di Milano per le complicazioni di una leucemia cronica contro cui combatte da un po' di tempo, sta rispondendo alle terapie. Non è certo il momento di tirare un sospiro di sollievo, la situazione resta critica. E a dare un quadro di quanto sta accadendo in queste ore al San Raffaele è Simona Ravizza sul Corriere: "Dopo i timori e il grande spavento, è il momento del cauto ottimismo. Perlomeno della speranza. È troppo presto per tirare un sospiro di sollievo, ma le condizioni di Silvio Berlusconi ricoverato dall’altroieri in Terapia intensiva al San Raffaele sono in leggero miglioramento".

E ancora: "La lotta è contro i globuli bianchi alle stelle: il tentativo di farli scendere è affidato a una pastiglia, che non comporta effetti fastidiosi anche psicologicamente come la caduta dei capelli e la nausea. I forti dolori alla schiena che hanno afflitto il leader di Forza Italia negli ultimi tempi sono una delle conseguenze della malattia. In questo contesto va inserito anche il ricovero di quattro giorni dal 27 al 30 marzo. E legati alla leucemia sono soprattutto i rischi di processi infiammatori che la grave patologia del sangue può scatenare a cascata. La polmonite è uno di questi: di qui la cura antibiotica che potrà dare a breve i primi effetti. L’altro problema che ha fatto preoccupare è l’insufficienza renale, che ora appare sotto controllo". Insomma bisognerà attendere ancora qualche giorno per capire quali saranno le risposte del fisico del Cav alle terapie. Ma si può dire che la situazione rispetto a 48 ore fa, come ha sottolineato il fratello Paolo Berlusconi, ha avuto un netto miglioramento. 

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