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Matteo Salvini commissario alla siccità: lo "schiaffo" al verderosso Bonelli

Fabio Rubini
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Sarà Matteo Salvini a guidare la cabina di regia che da palazzo Chigi affronterà l’emergenza siccità. La notizia che era nell’aria da settimane, è stata confermata ieri da una nota della Presidenza del Consiglio con la quale il premier Giorgia Meloni «ha conferito la delega a presiedere la cabina di regia avente funzioni di indirizzo, coordinamento e monitoraggio per il contenimento e il contrasto della crisi idrica, connessa alla drastica riduzione delle precipitazioni. La delega- recita ancora la nota- è prevista dall’articolo 1 comma 1 del decreto legge del 14 aprile 2023 numero 39, che istituisce la cabina di regia per la crisi idrica presso la presidenza del Consiglio dei ministri, assegnandone la presidenza al presidente del consiglio ovvero, su delega di questi, al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.

 

 

 

Il presidente del consiglio Meloni- chiude la nota- ha formulato al ministro Salvini auguri di buon lavoro». Poco dopo fonti del Mit hanno fatto sapere che «Dal Pnrr alla crisi idrica, il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini è determinato a recuperare i ritardi del passato e a dare impulso a tutte le attività necessarie per accelerare i lavori e sbloccare i cantieri. Una filosofia - prosegue la nota - apprezzata anche da tanti amministratori locali, sintetizzata dall’espressione “logica del fare” con cui il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha definito l’attività di Salvini e concretizzata - per esempio - dal sottoattraversamento per l’alta velocità ferroviaria a Firenze: dopo anni, i lavori partiranno a maggio. Si tratta di un intervento prezioso e non più rimandabile, come testimoniato dall’incidente ferroviario dell’altro giorno».

 

 


Anche Attilio Fontana, governatore della Lombardia, una delle regioni più colpite dal problema idrico, ha accolto favorevolmente la decisione del premier. «Un incarico importante che, ne sono certo, il ministro Salvini saprà ricoprire con il massimo impegno e la necessaria attenzione, condividendo le decisioni con i vari soggetti chiamati in causa». E ancora: «Siamo di fronte a un momento particolarmente difficile, in particolare per la Lombardia, prima regione agricola italiana, e nell’augurare buon lavoro al ministro Salvini, sono certo che saprà trovare le soluzioni utili per contrastare le criticità affrontate».

 

 

 


La giornata di Salvini non si è limitata all’assegnazione di questo incarico. Prima ha incontrato il ministro Fitto per parlare del fondi della terza rata del Pnrr e del ruolo centrale che avrà in questa partita Rfi. A proposito di ferrovie, il ministro Salvini ha anche fatto il punto dopo i disagi dell’altro ieri: «Stanno riprendendo i servizi sulla linea ferroviaria interrotta dopo l’incidente all’altezza di Firenze, sia l’alta velocità, sia la linea tradizionale». Il vice premier ha poi espresso soddisfazione per un’altra «promessa mantenuta», quella cioè «delle assegnazioni delle concessioni dei parcheggi del commercio ambulante nelle aree pubbliche» che «saranno messe a gara ma solo dopo aver salvaguardato il legittimo affidamento degli attuali concessionari che potranno godere di un rinnovo delle attuali concessioni per 12 anni». Infine c’è stata una telefonata tra Salvini e il suo omologo greco Giorgios Gerapetritis al fine di rafforzare la collaborazione tra i due Paesi. 

 

 

 

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