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Speranza e Conte interrogati in tribunale: il cerchio si stringe?

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Giuseppe Conte e Roberto Speranza saranno interrogati dal Tribunale dei ministri di Brescia il prossimo 10 maggio nell'ambito dell'inchiesta Covid. Sia l'ex presidente del Consiglio che l'ex ministro della Salute sono indagati per la gestione della prima fase della pandemia nel febbraio 2020. Gli atti della procura di Bergamo, che ha condotto l'inchiesta per epidemia colposa e sulla mancata istituzione della zona rossa ad Alzano e Nembro, sono stati trasmessi ai colleghi bresciani, i quali a loro volta li hanno trasmessi al Tribunale dei ministri.

 

 

 

Per quanto riguarda l'inchiesta di Bergamo, le ipotesi di reato sono di epidemia colposa aggravata, omicidio colposo plurimo, rifiuto di atti d'ufficio e falso. Nel mirino degli inquirenti ci sono non solo i morti nelle Rsa della Val Seriana, ma anche la mancata istituzione di una zona rossa ad Alzano e Nembro. "Si sarebbero evitati 4 mila morti": questa la tesi della Procura sulla base della relazione tecnica del professor Andrea Crisanti.

 

 

 

In totale sono 19 gli indagati dalla Procura. Oltre a Conte, Speranza e Agostino Miozzo, ex coordinatore del Cts, sui quali si deve pronunciare il tribunale dei ministri di Brescia, ci sono anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l'ex assessore al welfare Giulio Gallera, il presidente dell'Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.

 

 

 

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