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Mara Carfagna molla Calenda? L'indiscrezione: quadro stravolto

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Il matrimonio è naufragato e ora non restano che i coltelli. Tra Matteo Renzi e Carlo Calenda volano questi e ben altro. Prima i botta e risposta a distanza, poi gli "scippi", con il leader di Italia Viva che conquista due donne di Azione. Ma il piano del fu premier non si limiterebbe a questo. La guerra, si legge su La Stampa, si arricchisce ora di un altro protagonista: Matteo Richetti. L'ex sodale del leader di Iv, oggi capogruppo alla Camera del Terzo Polo, è divenuto l'antagonista per eccellenza di Renzi. Non a caso quest'ultimo lo vorrebbe sostituire con niente di meno di Mara Carfagna o Enrico Costa. "Non è possibile che il loro capogruppo mi lanci le peggiori accuse", è il ragionamento del numero uno di Iv. 

 

 

E chissà, magari tra gli altri scopi c'è anche quello di una separazione dei gruppi parlamentari. D'altronde, si legge, Renzi dispone dei numeri per fare gruppi autonomi e costringere Calenda a rifluire a Palazzo Madama nel Misto. A maggior ragione ora che Calenda è stato mollato da 38 membri del direttivo modenese di Azione e il segretario del Piemonte, Gianluca Susta. Quanto è bastato a far rizzare le orecchie a Renzi che avrebbe "agganciato" la Carfagna nel tentativo di persuaderla a lasciare Calenda.

 

 

Cosa ne sarà del progetto del partito unico è ancora un mistero. Al momento il leader di Iv torna a ribadire che "abbiamo solo chiesto di sapere se si vuole stare nello stesso gruppo. Condividiamo il futuro, sì o no? Io domando a quelli di Azione 'volete stare nella lista insieme oppure no?'. Il primo punto per un futuro insieme è la lista alle europee. Secondo punto, vogliamo continuare gli attacchi personali? Se dobbiamo vivere un percorso insieme e io dalla mattina alla sera penso che tu sia un delinquente, un manigoldo, un mostro... Non si sta insieme".

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